INTERVISTA

Omar Pedrini «Il mio 2023 parte a ritmo di rock and roll»

L’anno scorso Sky Arte ha dedicato uno speciale ai Timoria, la storica rockband fondata da Omar Pedrini negli anni ’80 a BresciaGilda Reghenzi e Omar Pedrini: una collaborazione consolidata

Lo Zio Rock inaugura il nuovo anno tornando a casa: reduce dall’Abruzzo, dove il 30 dicembre ha partecipato al grande show «Pigro 2022» in onore di Ivan Graziani, questa sera Omar Pedrini riparte dal lago di Garda per un evento tra musica e parole insieme all’amico e cantante Davide Apollo, in programma alle 17 al Salottino di Salò (via Fantoni 36, ingresso ad offerta libera). «Per me si tratta di un appuntamento particolarmente emozionante, perché come noto la mia famiglia è gardesana, mio padre abita tra Salò e San Felice, la mamma è sepolta a Campione, gli zii sono a Gargnano…. - racconta Omar -. Ecco il motivo per cui ho accettato di ripresentare “Angelo Ribelle” a ormai tre anni di distanza dall’uscita: lì c’è infatti un capitolo dedicato a queste mie radici. Parlerò anche de “La locanda dello zio rock”, questo manuale enogastronomico che mi ha dato tante soddisfazioni in cui racconto le molte biodiversità di questo splendido Paese».

L’anno scorso Sky Arte ha dedicato uno speciale ai Timoria, la storica rockband fondata da Omar Pedrini negli anni ’80 a BresciaGilda Reghenzi e Omar Pedrini: una collaborazione consolidata (ANDRIZZIC)

Per il Guerriero di mille battaglie è la prima serata di una nuova annata partita subito di corsa: da poche ore è online il lyric video del singolo «Ultima poesia» di Gilda Reghenzi, nuova versione di un brano contenuto in «Beatnik», esordio solista dell’ex Timoria uscito nel ‘96, già inserito anni fa dalla cantante mantovana nel suo disco, ora riproposto con la partecipazione straordinaria dello stesso Omar e la produzione di Paolo Salvarani e Giovanni Ranzanici. «Con Gilda c’è un’amicizia decennale, è stata per otto anni la mia corista prima di trasferirsi all’estero e conquistare anche il pubblico internazionale. Il mio compito fin da allora è stato quello di “sporcare” con il rock questa bravissima jazz girl: sono stato il suo cattivo maestro, e in tour era diventata davvero una di noi. Quando mi hanno chiesto di fare un duetto ero imbarazzato, non era facile per me confrontarmi con la sua voce tecnicamente perfetta, ma mi piaceva l’idea di ridare una possibilità a una delle mie composizioni più delicate, con la quale ho dato sfogo proprio a tutta la mia passione per il jazz. Per altro ringrazio Paolo Salvarani per l’emozione che mi ha regalato riportandomi nello studio dove i Timoria registrarono la loro prima canzone Signorno».

Non è tutto: il 19 gennaio Omar sarà di nuovo in terra bresciana per un «aperitivo acustico» al Monamì di Montichiari dedicato a Piero Ciampi. «Sono stato chiamato dal Premio Ciampi, che ho vinto già due volte, per questa iniziativa bellissima, che coinvolgerà numerosi artisti in contemporanea in varie città nel giorno della sua scomparsa, avvenuta nel 1989: ho scelto il Monamì perché pensavo fosse il luogo adatto per questa cosa piccola ma profonda, un mini concerto con alcuni amici che amano come me questo grande artista mai abbastanza celebrato come Carlo Poddighe e Giovanni Peli che leggerà alcune delle 54 poesie di Ciampi». Il tutto mentre il nuovo album è finalmente in dirittura d’arrivo. «Uscirà a cavallo tra marzo ed aprile per Universal, ci sarà probabilmente anche un singolo nelle prossime settimane, ma molto dipenderà da cosa diranno i medici, al momento sono impegnato in numerose visite e day hospital per accertare le condizioni del mio cuore dopo qualche problemino accusato a fine anno e avere così il definitivo via libera per riprendere l’attività a pieno ritmo da aprile. Per il nuovo disco voglio essere in piena forma: ma deve esserlo innanzitutto il mio motore». •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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