«Àgitati», dicono convinti i Lòse: un disco bomba

«Àgitati», la cover del primo disco della band che ha una line-up a quattroLòse, una band formata sull'asse Brescia-Torino-Aosta

Non si esce vivi dagli anni Novanta., Ma alle anime più inquiete e impavide può addirittura capitare di risorgere qui e ora, nello sconvolgimento gravitazionale dell’era post pandemica, con un ritmo fluente di vita nel cuore., Così urgente e così impetuoso che metterlo a tacere diventa pressoché impossibile., E allora tanto vale arrendersi e abbandonarsi, lasciarlo scorrere senza freni, in presa diretta, magari tra le pareti di uno studio (nel caso specifico l’Altre Frequenze, in città) cavalcando l’onda fino all’ultimo respiro., Irruento, istintivo, figlio illegittimo del lockdown e degli stati d’isolamento da esso derivati, «Àgitati» è l’esortazione che dà il titolo al disco d’esordio dei Lòse, una band formata sull'asse Brescia-Torino-Aosta da Diego Tuscano (voce), da Stefano Reboli (chitarra), da Alessandro Allera e Andrea Sabatti, questi ultimi due rispettivamente al basso e alla batteria, ciascuno con il suo viaggio musicale alle spalle ma tutti ugualmente abbagliati da una certa, spasmodica propensione alle sonorità alternative made in Novanta., Con ascendente piantato in particolare tra Firebird e Cry of love: miti scolpiti nei timpani ma anche nel cuore e sulla pelle dei quattro, influenza ispirazione e numi tutelari di un progetto che trasloca i sintagmi Us/Uk in un paradossalmente meno ospitale cantato in italiano, senza filtro e senza censura, pervaso da robusti riff incendiari e bagliori cosmici.

Il risultato?, Queste otto tracce avulse dai compromessi, urgenti e rabbiose quanto basta, in cui spiccano brani come «Alto tradimento» (che è l’opening track), «Mancamento», «Bar chiesa» e «Luce atomica», assestate su latitudini blues d’assalto e travolte da espedienti hard rock con riff prominenti dal gusto jammato e all’occorrenza pure un po’ psichedelico (provare per credere via Spotify e derivati, dove l’album è già in circolo)., Nel complesso l’atmosfera del disco di debutto rimane tesa in tutti gli episodi, da «L’ennesimo inizio di stagione» a «Vivere con te», evocando un’estetica vagamente passé, ben collocata in un preciso momento storico, che Lòse catapultano fieramente nel retrofuturo., A mani nude ovunque, presto anche sul palco, dal vivo, «non appena troveremo un locale adatto per scalmanarsi a dovere come questo disco richiede»: l’appello dai Lòse è lanciato, prego spericolati farsi avanti., •., © RIPRODUZIONE RISERVATA

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