L'EVENTO

Brescia Photo Festival al via con «Patrimoni» di arte vera

Bruno Cattani: nel 2018 ha realizzato questo scatto di scultura, «Eros»Quadrilatero rinascimentale al Museo Santa Giulia di Brescia

Ritorno al futuro in uno scatto di Renato Corsini: «Negli anni ’70 si diceva ‘La parola è morta, viva l’immagine!’., Dopo l’arrivo del digitale l’iper produzione ha messo in discussione l’autenticità della fotografia, che è alla ricerca di una nuova identità, ma continua a essere uno straordinario patrimonio di creatività, nonostante le sue contraddizioni»., It's evolution, baby!, Tra sguardi di ieri, visioni di oggi e orizzonti proiettati nel domani, «Patrimoni» - culturali, archeologici, storici - è il tema scelto come filo conduttore per orientarsi nel caleidoscopico programma della quarta edizione del Brescia Photo Festival (da oggi al 17 ottobre)., Promosso da Comune e Fondazione Brescia Musei, con la collaborazione di MaCof e la curatela artistica dello stesso Corsini, il Festival si connette alle celebrazioni per il ritorno a Brescia della Vittoria Alata, stagliando un percorso multiforme dislocato in tutta la città, fra mostre ed eventi abbagliati dall’obiettivo di autori come Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti e il compianto Giovanni Gastel., Epicentro nonché punto d’inizio del Gran Tour il Museo di Santa Giulia, nel «Quadrilatero rinascimentale», con circoletto rosso su «Alfred Seiland.

Imperium romanum., Fotografie 2005-2020», la prima retrospettiva italiana del fotografo austriaco; contestualmente, ospita «Palmira., Una memoria negata», reportage in Siria di Elio Ciol, «Roma in Africa» di Donata Pizzi, «Eros» di Bruno Cattani, per chiudere dal 21 settembre «Con amore e cura grandissima» di Giacomo Rossetti, a cura di Roberta D’Adda., Tra gli altri luoghi-simbolo, MoCa ingloba tre progetti: «È Brescia», a cura di Albano Morandi, «Bellissima!, 20 fotografi travolti da un insolito splendore» e «Federico Fellini, dietro le quinte», in arrivo a fine giugno; Spazio Contemporanea oscilla tra «Le cattedrali del lavoro» e «1921/2021., Omaggio a Joseph Beuys: ritratti, sequenze fotografiche e scatti di ambientazione» eseguiti da Corsini durante l’intervista che il critico Pierre Restany fece all’artista nel 1980; poi allestimenti al Museo civico di Scienze naturali, alla Fondazione Poliambulanza e al Museo Mille Miglia, alla Laba e al Museo delle Armi: «Una finestra aperta sul rapporto tra le arti figurative e il loro linguaggio espressivo», con schegge anche in provincia, dalla biblioteca di Vobarno alla Fondazione Vittorio Leonesio di Puegnago.•., © RIPRODUZIONE RISERVATA

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