L’ANTEPRIMA

Il ritorno dei «Ghostbusters»: rivive un mito degli anni ’80

Il terzo capitolo, «Ghostbusters: Legacy», arriverà sui grandi schermi dopo un’attesa lunga più di trent’anni

•• L’abbiamo aspettato senza incrociare i flussi per più di trent’anni; zitti zitti, bravi bravi, buoni buoni., Pronti a risfoderare gli zaini protonici e le trappole, con le tute stirate e inamidate nell’armadietto, il palo da pompieri lucidato due volte a settimana, la Ecto-1 parcheggiata nel garage (o quella della Lego in bella vista sulla mensola del salottino) e il pupazzetto di Slimer appeso allo specchietto al posto dell’Arbre Magique., Abbiamo fatto finta di niente quando nel 2016 hanno provato a rifilarci quella specie di spin-off al femminile., Siamo andati a vederlo, perché bisognava andare a vederlo, ci siamo bevuti anche la faccenda del gender balance - è la storia a chiedercelo..., -, ma la voglia di terzo capitolo, del vero terzo capitolo, è aumentata anziché diminuire., Insomma, ci avete fatto soffrire, ce l’avete promesso e negato decine di volte dai tempi di Vigo il Carpatico, dando la colpa prima a Bill Murray, che di spettri e melma rosa non ne voleva più sapere, e poi alla scomparsa di Harold Ramis (2014), ma adesso finalmente è arrivato il nostro momento., «Ghostbusters: Legacy» sarà anche sui grandi schermi italiani a partire da domani, pronto a rinverdire i fasti della saga per antonomasia del cinema anni Ottanta., Mitologia allo stato puro., Generazioni su generazioni di spettatori che sono cresciute nella leggenda di Peter Venkman, Ray Stantz, Egon Spengler e Winston Zeddemore, con lo stereo a palla sul brano-tormentone di Ray Parker Junior («Who you gonna call?, Ghostbusters!»), con il mastro di chiavi e il guardiano di porta, Gozer il Gozeriano e il gigante di marshmallow., Siamo carichi., Siamo entusiasti., Siamo impazienti., Cosa ci aspettiamo?, Difficile dirlo., Ma il progetto sulla carta sembra buono.

In primis per la presenza dietro la macchina da presa di Jason Reitman («Thank You for Smoking», «Juno», «Up in the Air» con George Clooney, «Labor Day»)., Che è figlio di Ivan Reitman, il regista dei primi due film, e che curiosamente ha recitato una piccola parte nel sequel del 1989 (è il bambino che in apertura, durante la festa, se la prende con Ray)., Anche le scelte fatte per il cast sono interessanti., A partire dalla decisione di coinvolgere nuovamente Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie Hudson (i tre acchiappafantasmi originali), ma anche Sigourney Weaver ed Annie Potts (la segretaria Janine)., A chiudere il cerchio con l’immaginario anni Ottanta e i suoi derivati, Finn Wolfhard, il Mike di «Stranger Things» (serie che di «Ghostbusters» ha fatto man bassa), nei panni di uno dei due nipoti di Egon Spengler (Harold Ramis, il quarto acchiappafantasmi)., Saranno loro, dopo il trasloco a Summerville, in Oklahoma, a riannodare i fili con gli eventi del 1984, scoprendo che un’oscura minaccia dal passato incombe sul presente., Prevedibile il finale, con il mondo al sicuro grazie ai ghostbusters di terza generazione, ma nel mezzo si spera ci sia parecchio da divertirsi., «La prima persona a cui ho fatto leggere la sceneggiatura è stato mio padre, regista e produttore dei film originali - ha raccontato Reitman in un’intervista rilasciata in occasione della presentazione alla Festa del Cinema di Roma -., Poi la figlia di Harold Ramis - Violet -, ovvero colui che con Dan Aykroyd ha scritto i primi due capitoli della saga., Ero sul set e avevo 6 anni quando girarono la pellicola del 1984., Ognuno di noi ha il suo personaggio preferito: il mio da allora è sempre stato Egon Spengler., Volevo fare un film per lui, su di lui e sulla sua famiglia»., Egon-Harold che è anche il protagonista di «Mio padre, l’acchiappafantasmi», ritratto a tutto tondo di Ramis scritto appunto dalla figlia Violet e uscito la settimana scorsa in Italia per Sagoma Editore., Una miniera di curiosità e aneddoti che rende giustizia a una delle grandi menti comiche del cinema americano, attore e scrittore ma anche regista e produttore., Imperdibile.•., © RIPRODUZIONE RISERVATA

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