ALLE 15 AL RIGAMONTI

Brescia all’assalto della Spal. E Cellino ringrazia per il sostegno

L’esperto centrale Davide Adorni, 30 anni: sarà lui a comandare il pacchetto difensivo dei biancazzurri contro la Spal

La sosta è durata solo un weekend, ma a Brescia il ricordo del campo sembra lontano anni luce. Il calcio giocato torna finalmente protagonista: oggi alle 15 al Rigamonti arriva la Spal del campione del mondo Daniele De Rossi.

A quindici giorni di distanza dal precedente appuntamento di campionato. A Terni, lo scorso 12 novembre. In queste due settimane non ci si è annoiati, soprattutto per quanto riguarda le delicate questioni societarie. Le dimissioni di Massimo Cellino dal ruolo di presidente - situazione che il Cda biancazzurro ha cercato di ricomporre chiedendo allo stesso Cellino un passo indietro -, seguite dall’iter procedurale per l’acquisizione del club reso noto dall’amministratore giudiziario.

Cellino rompe il silenzio stampa

Proprio domenica mattina 27 novembre Cellino ha di fatto messo fine al silenzio stampa del Brescia con una nota apparsa in mattinata sul sito Internet della società: “Ringrazio la squadra ed il tecnico Pep Clotet per la solidarietà ed il sostegno mostratomi tramite il silenzio stampa - si legge nel comunicato -. È stata una manifestazione di grande vicinanza e appartenenza, avendo chiesto espressamente nessuna esternazione mediatica per le mie vicende personali, compresa da me solo tardivamente. Il più grande supporto che ora possono darmi è quello di giocare con impegno e determinazione per vincere ed io affronterò i miei problemi con più ottimismo"

Obiettivo: concentrarsi e tenere lontane le pressioni

In attesa della nuova puntata che andrà in onda martedì, data scelta per la convocazione del nuovo Cda, c’è una partita ancora più importante da vincere. Oggi, sul campo. Giocata da una squadra che in queste settimane, eccezion fatta per un paio di giorni di riposo, non si è mai fermata. E che oggi ha l’occasione per dimostrare tutto il proprio carattere. Concentrarsi sul campo e tenere lontane certe pressioni: è questo il primo passo da compiere. Riuscire a farlo, centrando anche quella vittoria che manca dallo scorso 16 settembre, sarebbe il massimo. Perché aiuterebbe il Brescia a uscire da una situazione delicata.

Le difficoltà non mancano, ma Pep Clotet è un allenatore che ha già dimostrato di sapersela cavare anche in situazioni piuttosto complicate. Nel marzo 2021 la versione 1.0 del tecnico catalano aveva portato i biancazzurri a una rimonta quasi epica, passando dalla zona play-out con annesso incubo retrocessione, al raggiungimento dei play-off.

La formazione in campo

La classifica, seppur molto corta (a conferma di un campionato molto equilibrato), è decisamente migliore rispetto ad allora. Un fattore tutt’altro che trascurabile. Eppure la gara odierna, quella che potrebbe segnare la tanto attesa svolta positiva della stagione, è segnata da numerose defezioni. In difesa, ad esempio, è rivoluzione.

Emanuele Ndoj agirà a sinistra nel centrocampo a 4 disegnato da ClotetL’esperto centrale Davide Adorni, 30 anni: sarà lui a comandare il pacchetto difensivo dei biancazzurri contro la Spal

Andrenacci tra i pali sostituisce lo squalificato Lezzerini (che tornerà disponibile per la sfida di domenica prossima contro la Reggina), il resto lo fanno le indisponibilità di Karacic (al mondiale in Qatar con la nazionale australiana), Huard e Cistana. A loro si aggiunge Jallow, non al meglio della condizione. Bertagnoli, rispolverato dopo la querelle contrattuale, è pronto a giocare sulla destra, con Mangraviti dirottato sulla corsia opposta. In mezzo Papetti e Adorni. Nel 4-4-2 Bisoli e van de Looi compongono la cerniera a metà campo, sostenuti da Galazzi e Ndoj, esterni ai quali vengono richieste qualità e imprevedibilità.

Davanti il Brescia si affida alla generosità di Moreo e ai gol di Ayé. La Spal risponde a suon di ex. Nel 3-5-2 di De Rossi trovano spazio Alfonso, portiere dell’ultima promozione in A del Brescia (2018/19), oltre a Meccariello, titolare in difesa, e a Esposito, capitano e metronomo cresciuto nel vivaio biancazzurro. Sette gare senza vittorie, e 5 soli punti raccolti, sono un ottimo motivo per sbloccarsi. La risposta al Rigamonti.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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