la polemica

I tifosi del Pisa: "Trattati come animali". La risposta del Brescia: "Totale rispetto norme anti-Covid"

Esultanze finali del Pisa allo stadio Rigamonti Fotolive/Filippo Venezia

I tifosi del Pisa denunciano di essere stati «trattati da animali» in occasione della trasferta di ieri a Brescia, dove la squadra toscana ha giocato e vinto conquistando la vetta del campionato di Serie B. Ma il Brescia risponde: «Totale rispetto delle norme vigenti»

I TIFOSI DEL PISA

«Ammassati come animali, motori degli autobus accesi immotivatamente parecchio tempo prima della partenza, rendendo l’aria irrespirabile. Settore ospiti chiuso per due terzi e tutti i tifosi pisani ammassati in uno spicchio di curva. Nessun controllo green pass. Tornelli che non funzionano e nessuna distanza rispettata per impossibilità manifesta» riporta il sito «L’Arno.it». «Siamo tifosi e paghiamo il biglietto. Trattateci come persone non come bestie», denunciano i tifosi del Pisa.

LA RISPOSTA DEL BRESCIA

«Il settore “Curva Sud Ospiti” dello Stadio Mario Rigamonti di Brescia ha una capienza al 100% di 1.029 posti a sedere. Il Club nel massimo rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti ha aperto il Settore Ospiti al 75% consentendo l’accesso a 752 (biglietti venduti a tifosi ospiti) persone sui 770 posti a sedere disponibili in modo da garantire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti». La nota continua: «Il Brescia calcio specifica che il controllo dei Green Pass per accedere regolarmente all’impianto è stato effettuato durante il pre filtraggio e dunque verificato con minuziosità e consueta attenzione. Un piccolo mal funzionamento ai tornelli, dovuto alla lettura dei biglietti, non ha assolutamente impedito l’accesso dei tifosi ospiti nel rispettivo settore e tantomeno di verificare la corrispondenza tra documento di identità e il titolo di accesso. Brescia Calcio sottolinea il totale rispetto delle normative vigenti anti Covid-19 e la totale sicurezza dell’accesso all’impianto»

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