CALCIO

Il miglior Inzaghi di sempre fa volare il Brescia a forza 9

Filippo Inzaghi, 48 anni: nel 2019-20 promosso in A con il Benevento

Il miglior Filippo Inzaghi di sempre, da allenatore. SuperPippo rimane bomber anche da ex calciatore: alla guida del Brescia, finora, solo soddisfazioni e gol a raffica. I suoi conti tornano eccome: 4 vittorie e 2 pareggi in 6 partite, 14 punti con 17 reti fatte e 8 subite. L'impresa ottenuta sabato al «Del Duca», rimontando da 2-0 a 2-3 grazie alle prodezze di Cistana, Chancellor e Pajac su rigore, è la numero 102 da tecnico. Ma non era mai accaduto che una squadra di Inzaghi senior partisse tanto forte. Eppure non è che il suo Venezia non corresse (47 vittorie in 95 partite, in sostanza una ogni due, con un campionato di C vinto) e il suo Benevento era notevole (33 successi in 78 gare, media 0,42, con una stagione in A costellata di ottime prestazioni ma guastata da una retrocessione in extremis).

Alla guida del Benevento in B, nel '19/20, SuperPippo aveva cominciato con 12 punti nelle prime 6 gare. Iniziò pareggiando 0-0 a Pisa il 23 agosto, per poi il 31 agosto farne 4 al «Vigorito» al Cittadella (4-1: autorete di Ghiringhelli, reti di Maggio, Insigne e Coda). Il 16 settembre un cambio di marcia con il derby vinto in trasferta a Salerno (0-2, Viola e Sau). Quindi arrivarono il 21 settembre l'1-0 al Cosenza (Armenteros) e due pareggi per 1-1 il 24 e il 28 settembre, a Pordenone e con la Virtus Entella (a segno, rispettivamente, Camporese e Kragl).In quella stagione la promozione del Benevento si è materializzata in carrozza, con 7 giornate di anticipo nonostante le difficoltà di un girone di ritorno complicato dall'esplosione della pandemia da Coronavirus. Al tirar delle somme 86 punti, con 26 vittorie e 8 pareggi a fronte di 4 sconfitte (67 reti contro 27: differenza +40).

Se il Benevento di Inzaghi non scherzava, il Brescia di Inzaghi sta andando perfino più forte. Pronti-via e ha espugnato Terni il 22 agosto con una doppietta di Bajic (0-2). Fragoroso l'esordio al «Rigamonti» contro il Cosenza il 27 agosto: 5-1, gol di Jagiello, van de Looi (doppietta), Tramoni e Moreo (di Gori la rete della bandiera avversaria). Al «Moccagatta», dopo la pausa per le nazionali, il Brescia ha sofferto: un 3-1 siglato da Leris, Jagiello e Palacio, con Corazza a ridurre le distanze fra il secondo e il terzo gol. Ma niente da fare per l'Alessandria, surclassato da una formazione superiore nella qualità.Le frenate sono arrivate contro Crotone e Frosinone: 2-2 il 17 settembre a Mompiano con i calabresi (Leris e Moreo prima della rimonta firmata Mulattieri) e ancora 2-2 il 20 settembre in Ciociaria (Bertagnoli ha aperto, Moreo chiuso). Infine il ribaltone di Ascoli, con un secondo tempo da manuale.La differenza reti del Brescia è +9, la classifica sorride e di sicuro pigiare subito sull'acceleratore è servito. Tre successi di fila mancavano dal '41/42 e in precedenza erano arrivati nel '32/33. E 17 reti nelle prime 6 giornate non erano mai state segnate in 110 anni di storia. Inzaghi la sta riscrivendo con la forza di una squadra che non solo è imbattuta, ma dimostra ad ogni occasione di avere tante frecce al proprio arco. A memoria d'uomo non era mai capitato al Brescia di affrontare un campionato con due potenziali undici titolari. È vero come dice Inzaghi che ci sono altre squadre altrettanto attrezzate, ma è l'abbondanza dalla metà campo in su ad impressionare. Non è normale, in Serie B, poter scegliere fra Moreo, Bajic e Palacio in attacco. E sta rientrando Ayé, l'anno scorso capocannoniere e imprescindibile. In questo campionato il francese è mancato sempre, finora. Ma la sua assenza non si è proprio sentita.. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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