Un altro passo verso il ritorno alla normalità del calcio vero

Green Pass, attese e controlli, ma per il Brescia questo e altro Non è ancora un pieno ritorno alla normalità tra controlli, Green Pass e obbligatorio e capienza ridotta al 50%, ma il ritorno dei tifosi sugli spalti del Rigamonti è una notizia persino più bella della seconda vittoria di fila del Brescia targato Filippo Inzaghi.Dall’Austria al Rigamonti per tornare finalmente sulle tribune Elena Cerqui con il compagno prima della partita con il Cosenza. «Ben venga il Green Pass se ci permette finalmente di rivivere questa stupenda convivialità. Sono scesa dall’Austria con mio marito per tornare allo stadio: per il Brescia questo e altro».Il calcio come scelta di vita, il bianco e l’azzurro nel cuore Mauro Coltrini con il figlio all’ingresso dello stadio. «Sono l’allenatore dell’Under 15 del Brescia, perciò a Mompiano sono di casa. Ho portato con me mio figlio: bisogna trasmettere alle nuove generazioni la passione per il Brescia e per il Rigamonti».Quando fare il tifo per il Brescia è una questione di famiglia Fabrizio Cadei con il figlio e la Madre: «Vengo allo stadio da quando ero bambino. È una tradizione di famiglia: qui con me ci sono sia mio figlio che mia madre. È un amore per il Brescia che si tramanda da più generazioni il nostro».

Il ritorno del tifosi dopo un’attesa lunga più di 500 giorni, occhi lucidi e braccia al cielo, il Brescia che dilaga e vince la seconda partita di fila: una serata perfetta quella del «Rigamonti», che finalmente ha potuto riaprire le porte alla città e al pubblico.

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