In un Giro d'Italia avaro per i colori azzurri, quella di Dainese è la terza affermazione italiana dopo quelle di Milan e Bais, una consolazione è che negli arrivi allo sprint il ciclismo italiano è ancora competitivo.
Non ci sono più i Cipollini o i Petacchi, ma le ruote veloci non mancano., La potenza è quella di un talento come Milan, al suo 4° posto in questo Giro ma sempre più leader della classifica a punti