COPPA ITALIA

Feralpisalò, vai senza paura C’è un’impresa da compiere

Il viaggio verso un sogno è iniziato ieri alle 15. Dopo la rifinitura del mattino sul terreno del «Carlo Amadei» e il pranzo a San Zago, dallo chef Carlo Bresciani, la Feralpisalò è partita per il Friuli. Oggi, venerdì 5 agosto,  alle 18 (diretta tv Italia 1), affronterà l’Udinese in Coppa Italia. Gara secca, con eventuali supplementari e rigori. Chi passa sfiderà in ottobre la vincente tra Monza e Frosinone. I bianconeri di Andrea Sottil sono una colonia di stranieri. A esclusione dei portieri Silvestri e Padelli, Udogie, nato a Verona, e Masina, ex Bologna, marocchino di nazionalità italiana, ci sono croati (Benkovic), sloveni (Bijol, Lovric), macedoni (Nestorovski), irlandesi (Ebosele, Abankwah), olandesi (Nuytinck), francesi (Soppy, Makengo, Guessand), spagnoli (Deulofeu), tedeschi (Samardzic), norvegesi (Palumbo), argentini (Pereyra, Perez), brasiliani (Walace), canadesi (Pussetto), nigeriani (Success), ghanesi (Abdallah). Visto che la Feralpisalò non ha nemmeno uno straniero (al momento il senegalese Dieng Khadim è fuori gioco, non avendo superato le visite mediche), vedremo una specie di Italia contro Resto del mondo. «In un certo senso è così - risponde Stefano Vecchi, tecnico dei gardesani -. Gli stranieri, se bravi, stimolano gli italiani a fare meglio». Sull’Udinese. «Da anni ha un proprio stile. Schiera formazioni solide e quadrate. E anche Sottil prosegue sulla linea dei predecessori. È una società che scopre talenti in ogni parte del mondo e li sa valorizzare». Un esempio? Udogie, inseguito da Inter e Juventus, è ora nel mirino del Tottenham, che ha offerto 25 milioni di euro.

Capitolo formazione. Rispetto a sabato scorso a Bolzano ci saranno alcune variazioni. Infortunati il terzino sinistro Dimarco e i centrocampisti Hergheligiu e Palazzi. «Hanno bisogno ancora di una settimana per recuperare. Tonetto si è aggregato al gruppo. Non dovrebbero esserci molte novità rispetto alla gara contro il Südtirol». Tra i pali giocherà Pizzignacco, con Bergonzi e Salines esterni e la cerniera centrale formata da Legati e Bacchetti. In regia Carraro sarà affiancato da Di Molfetta e Balestrero; Siligardi rifinitore alle spalle di Guerra e Cernigoi. Con tre elementi pronti a subentrare: lo stopper Pilati, ex Mantova, la mezz’ala Zennaro, arrivato dal Genoa (ex Pergolettese), e la punta Pittarello, dal Cesena. «La qualificazione? Credo esista la possibilità di passare il turno - conclude Vecchi -. L’appuntamento è prestigioso: dobbiamo cercare di rimanere in partita il più a lungo possibile, e mettere in campo le nostre qualità. Contro una corazzata come l’Udinese bisogna pensare che, in una gara difensiva, possono capitare occasioni propizie. Sarà importante avere personalità, e non nutrire timori». Alla Dacia Arena la Feralpisalò ha battuto 2-1 il Pordenone l’11 agosto 2019, gol di Caracciolo e Scarsella. E la settimana successiva proprio Vecchi, alla guida del Südtirol, ha perso 3-1 contro l’Udinese, uscendo tra gli applausi.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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