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Petrucelli: «In azzurro nella mia Brescia: il top»

John Petrucelli nell’allenamento di ieri al PalaLeonessa con l’ex compagno di squadra Amedeo Della Valle: l’ala ha debuttato in azzurro nel match contro la Slovenia SERVIZIO FOTOLIVE / Simone VeneziaJohn Petrucelli, 29 anni, con il commissario tecnico dell’Italia Gianmarco Pozzecco, 49

John Petrucelli, il «bresciano d’oltreoceano», che spiaccica pochissime parole in italiano, che difende i colori della Nazionale allenata da Gianmarco Pozzecco, è tornato nella nostra città. Nel team azzurro, che ha stabilito il suo quartier generale al PalaLeonessa A2A in preparazione alla gara per la qualificazione ai campionati mondiali del 2023, match che si giocherà lunedì contro l’Olanda, c’è anche l’ala della Germani che punta alla convocazione per diventare italiano” a tutti gli effetti. «È bello tornare a Brescia, per me è come essere a casa – dice Petrucelli -. Ho trascorso una stagione bellissima con la maglia della Germani, ora questa esperienza con la nazionale che fa tappa proprio qui a Brescia. Si tratta di un sogno che si realizza, è una grande opportunità di crescita, posso continuare a progredire, mi alleno con ragazzi molto forti e questo è importante».

Più difensore che attaccante, più uomo squadra che accentratore, Petrucelli sembra trovarsi a meraviglia con coach Pozzecco, che a suo modo di vedere ha molto in comune con Alessandro Magro, l’allenatore della Pallacanestro Brescia. «Giocare con la Nazionale è più complesso se il paragone è fatto come si gioca con il club - spiega l’ala della Germani -. Innanzi tutto, c’è meno tempo per allenarsi insieme, per conoscere le caratteristiche dei tuoi compagni. La famosa chimica di squadra è più complicata da ricercare, ma va comunque tenuta in considerazione. Personalmente punto soprattutto sul mio gioco in difesa, è quello che meglio riesco a fare, ma non mi tiro indietro se devo propormi in attacco. Coach Pozzecco mi ha reso le cose più semplici nell’integrarmi nella squadra, perché come Magro lascia giocare molto i giocatori con libertà di seguire il proprio istinto, il proprio modo personale di attaccare, difendere o costruire, insomma di stare in campo».

Insieme a «Petrux» con l’Italia ci sono Amedeo Della Valle e il nuovo acquisto della Germani, Nikola Akele. Stuzzicato dai giornalisti riguardo un possibile colloquio con Della Valle rispetto alla sua decisione di lasciare Brescia, Petrucelli taglia corto: «Della Valle è un bravissimo ragazzo - sottolinea il giocatore della Germani -. É un grandissimo giocatore ed è sempre molto bello giocare con lui. Con Amedeo non abbiamo parlato del perché è andato via da Brescia e non credo lo faremo essendo cose molto personali e riservate». Impressioni sul nuovo acquisto della Germani Akele? «É un giocatore versatile, ci farà molto comodo nella prossima stagione». Da giocatore italiano, da cittadino bresciano, Petrucelli sa benissimo quanto sarà importante imparare quanto prima la nostra lingua: «L’obiettivo è arrivare alla fine del prossimo anno riuscendo a parlare italiano e queste settimane in azzurro mi stanno aiutando: in Nazionale tutti parlano questa lingua. Mi piacerebbe imparare l’inno di Mameli, ma per ora l’unica volta che ho sentito le parole è stata in occasione del match con la Slovenia: in campionato risuona solo la musica». •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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