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Rugby: «Rovato, c’è poco rispetto, così noi non giochiamo più»

Omar Mambretti, 32 anni, capitano del Rugby Rovato: il licenziamento dell’allenatore Porrino, avvenuto prima di Natale, ha scatenato un putiferio nella squadra franciacortina capolista della BIn campionato il Rovato vola: primo con 29 punti e 6 vittorie in 6 partite

Domani la Seniores del Rugby Rovato, capolista della Serie B, riprenderà ad allenarsi., Ma con quale squadra?, «La società ha confermato la sua linea - risponde il capitano Omar Mambretti - e noi restiamo coerenti con la nostra: non ci presenteremo al campo»., Non è una decisione a cuor leggero, quella dei 30 giocatori della rosa (su 34) che hanno firmato la lettera contro la decisione della società presieduta da Pierangelo Merlini di affidare la squadra a Paul Griffen al posto di Daniele Porrino, esonerato prima di Natale nonostante una serie infinita di successi.
In questa vicenda, dolorosa per tutti dovunque stiano le ragioni e i torti, c’è una domanda imprescindibile., Anzi, due: 1) perché cacciare un allenatore che ha sempre vinto (6 su 6), amatissimo da tutti?, 2) se 30 giocatori su 34 hanno chiesto il nulla osta per giocare altrove, sono tutti impazziti?, «La società ha mandato via Porrino ed è una decisione legittima., C’è un contratto, questo non è in discussione - la risposta di Mambretti -., Abbiamo preso atto della volontà della dirigenza, chiedendo però di andare avanti con lo staff di prima»., Si tratta dei collaboratori più stretti di Porrino, figure storiche in Franciacorta: Gaston Cuello che allena la mischia; Davide Pastormerlo che si occupa dei trequarti; Matteo Archetti responsabile della touche.
Si tratta di persone competenti, che possono rappresentare la società in panchina perché munite di cartellino - assicura Mambretti -., Non vogliamo nessun altro., Una questione di rispetto verso di noi»., Il capitano prosegue così: «Quest’anno ci sono stati fatti alcuni torti che hanno nuociuto all’armonia della squadra., E non si può non rendere conto alla squadra dell’esonero di un allenatore come Porrino., Noi giocatori, dopo la decisione del club, ci siamo riuniti e abbiamo avanzato una richiesta che riteniamo giusta e ragionevole proprio per andare incontro alla società».
Il «no» a Griffen non è contro la persona: «Non abbiamo nulla contro di lui - assicura il capitano -: Griffen è una persona competente, al rugby ha dato tanto., Giusto che abbia un ruolo nel Rovato ma non che ci alleni., Una questione di rispetto per tutto ciò che è stato fatto finora con Porrino»., Mambretti racconta un retroscena: «Dopo l’esonero, noi giocatori ci siamo confrontati: in una quindicina volevano andare via., Abbiamo cercato di trovare una via per compattare il gruppo., Inutile andare avanti se in 15 cambiano aria.

Così l’obiettivo che ci siamo prefissati non lo raggiungiamo., Ho detto alla squadra: cerchiamo un modo per restare compatti e continuare a giocare., Continuare con lo staff precedente avrebbe messo d’accordo tutti., Ma se si scendeva a compromessi di altro tipo, la squadra si sgretolava».
E ancora: «Da parte nostra non c’era alcun motivo per cambiare: Porrino è inattaccabile, i risultati ci sono., Ma se 30 persone decidono che così non va bene, bisogna chiedersi il perché., E si tratta di persone mosse da pura passione, che giocano gratis., Chi percepisce qualcosa dal Rovato è solo perché all’interno della società svolge il ruolo, fisioterapista della squadra o allenatore delle giovanili, e per questo riceve un contributo»., Mambretti, 32 anni, è di Castelcovati e lavora come operaio: «Dopo le giovanili a Rovato, per 7 anni ho giocato a Brescia, in Serie A, dove guadagnavo qualcosa., Ma con i soldi nel rugby non campi., E allora, quando è arrivato Porrino con il suo progetto, sono tornato con entusiasmo e così molti altri».
Porrino era una sorta di Ferguson: «Tutti si rapportavano con lui., Porrino non era solo l’allenatore: che sia giusto o sbagliato non sta a me giudicarlo, però da fuori lo si identificava con il Rugby Rovato., Ma è la società ad avergli affidato questo ruolo, poi non puoi lamentarti se la gente identifica il club nella figura del tecnico., In disaccordo con la sua cacciata non c’è solo la squadra, ma tante altre persone»., Cosa accadrà domani alla ripresa degli allenamenti?, «Non ci presenteremo, abbiamo chiesto il nulla osta per poter giocare altrove - ribadisce il capitano del Rovato in conclusione -., Ma il Covid ha fatto slittare la ripresa del campionato e questo dà a tutti il tempo per ripensarci., Tutti vogliamo tornare a giocare, il rugby in primis per noi è passione., Ma non siamo sereni, non possiamo esserlo finché non si risolve tutto»., •., © RIPRODUZIONE RISERVATA

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