IL CASO. Impegnativo intervento degli agenti della Polizia locale per fermare un anziano alla guida del suo pick-up che zigzagava a forte velocità in tangenziale ed sp45

Brescia-Mazzano,
inseguimento
da paura

L’anziano era senza patente, gli era stata ritirata un mese fa e non si era presentato alla visita medica

Paola Buizza

Un automobilista dal piede pesante, l'insulto facile e le manovre azzardate. Il suo zigzagare per le strade della città non è passato inosservato e qualcuno ha pensato bene di avvisare due agenti in motocicletta della Polizia Locale di Brescia che alla fine sono riusciti a fermarlo con l’aiuto dei colleghi di Mazzano. Ma, alla fine. Dopo un inseguimento rocambolesco lungo 20 chilometri di strade in contro mano e infilando un semaforo rosso dietro l’altro. Per fortuna nessun altro utente della strada è stato coinvolto, anche se il rischio è stato elevato. Il conducente «indisciplinato» ha finito la sua corsa in ospedale, dove è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria con un Tso (trattamento sanitario obbligatorio).

L'inseguimento è avvenuto in pieno giorno tra la città e l'hinterland. Erano le 14 di martedì 18 luglio quando in via Leonardo da Vinci, un’automobilista ha avvisato due agenti in motocicletta che un uomo a bordo di un pick-up di colore bianco stava guidando a velocità molto elevata facendo lo slalom tra le auto. La pattuglia si è quindi divisa per cercare l’automezzo. Il Mitsubishi bianco che si spostava a folle velocità da una corsia all’altra senza utilizzare le frecce, mettendo in pericolo gli altri automobilisti, è stato individuato ed è iniziato l’inseguimento con sirena e lampeggiante da via Milano fino al semaforo di via Sebino. Al volante della vettura c'era un settantenne di Brescia residente a Nuvolento che alla richiesta di accostare ha risposto con insulti in dialetto bresciano senza interrompere la sua corsa e cercando di travolgere un altro agente in moto che gli si era piazzato davanti nel tentativo – inutile – di fermarlo. A quel punto è scattata la richiesta di rinforzi, mentre il pick-up, sempre a velocità elevata, ha imboccato via Pascoli contromano. Si è poi diretto a sud e nella zona di via Dalmazia e di via Zara è passato più volte con il rosso, imboccando due incroci contromano. Raggiunta la tangenziale sud in direzione Verona, il temerario automobilista è stato affiancato sulla sinistra da uno dei due agenti che gli ha nuovamente intimato di fermarsi, ma l'anziano ha tentato più volte di urtarlo sterzando a sinistra.

IL SETTANTENNE ha rallentato solo perché costretto dal traffico intenso ed è stato raggiunto anche da un’auto della Polizia Locale che, nel tentativo di bloccarlo, ha rischiato di essere speronata. Tra Rezzato e Mazzano, il pick-up ha poi imboccato contromano lo svincolo di uscita della sp 45 bis e ha svoltato lungo via Gardesana Occidentale in direzione di Salò. È a quel punto che gli agenti di Brescia hanno potuto contare sui rinforzi arrivati con la pattuglia della Polizia Locale di Mazzano che ha tentato di sbarrare la strada al settantenne davanti a una rotatoria. Nulla da fare, anche questa volta l’uomo, pur di non fermarsi, è passato sull’aiuola e ha proseguito la sua corsa folle. Infine, l’auto si è infilata nel vialetto d’ingresso di un’azienda di lavorazione del marmo e solo a quel punto, trovando la sbarra abbassata, il conducente si è fermato ed è stato raggiunto da tutti gli agenti.

L’anziano, che ha iniziato a prendere a calci e pugni gli agenti, è stato poi portato al comando di via Donegani e sottoposto alla prova etilometrica e al pre-test per la rilevazione di stupefacenti nel sangue. Esito: negativo. L’uomo è risultato senza patente dal 19 giugno perché già fermato con patente scaduta e non si era presentato alla visita medica.Ricoverato al Civile con un Tso è stato poi rimesso in libertà dalla Procura. Ad attenderlo, un conto salato: pick up sequestrato e sanzioni per ogni singola effrazione commessa nei 20 chilometri di fuga.

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