Il compito primario di una banca è quello di garantire la sostenibilità finanziaria, ma oggi più che mai, e ne sono convinti i vertici di Banca Valsabbina, non è possibile prescindere dalle tematiche legate alla sostenibilità sociale e ambientale. «In questo scenario – sottolinea il board dell’istituto di credito popolare - la banca opera per ridurre l’impatto ambientale della propria attività, anche attraverso l’efficientamento dei consumi energetici, l’attenzione nella scelta dei materiali, un progetto di digitalizzazione paperless per ridurre i consumi di carta e un’attenzione particolare allo smaltimento dei rifiuti e alla raccolta differenziata: ogni anno, all’interno delle nostre settanta filiali, vengono riciclate decine di migliaia di chilogrammi di carta e cartone. L’anno scorso ne sono state recuperate oltre ventidue tonnellate e mezza, in leggera flessione rispetto all’esercizio precedente per via della consistente adesione alla modalità di lavoro da remoto del personale. Per la banca presieduta da Renato Barbieri, inoltre, le tematiche di sostenibilità sociale e finanziaria, quali l’ecosostenibilità del patrimonio edilizio, sono sempre più presenti nei servizi erogati. «Abbiamo definito - precisa il management della Valsabbina - un’offerta rivolta a privati e imprese per la cessione del credito d’imposta nell’ambito della campagna Superbonus 110 per cento, con riferimento agli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico: uno stanziamento complessivo importante per l’acquisto dei crediti derivanti dall’accesso alla maxi detrazione, prevedendo anche la definizione di linee di finanziamento dedicate, così come per altri tipi di bonus in tema di edilizia green». Tutti elementi che confermano come la sostenibilità sia un elemento sempre più centrale nella strategia della Banca Valsabbina, impegnata con convinzione anche su questo fronte. Un impegno destinato a proseguire e rafforzarsi sempre al passo con il territorio.•.
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