IL RAPPORTO

Turismo, la forza cresce con l’enogastronomia

I prodotti della campagna sono alleati del turismo, impegnato a cancellare del tutto gli effetti lasciati dal CovidRoberta Garibaldi

Resiliente, attraente e sempre più bio: è la sintetica fotografia del turismo enogastronomico in questa fase, caratterizzata dalla ripartenza della domanda., Il comparto si è dimostrato resiliente alla prova pandemica, pur nelle persistenti difficoltà., La consistenza non sembra essere stata intaccata, mostrando lievi aumenti nel numero di imprese in tutte le aree, fatta eccezione dei birrifici, pur a fronte del calo dei fatturati.

Il nuovo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano - firmato dalla docente dell’università di Bergamo, Roberta Garibaldi, e realizzato sotto l’egida dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico -, presenta con dati aggiornati la consistenza e il posizionamento dell’offerta, evidenziando il potenziale inespresso di molti territori., «Emergono decisi segnali di ripresa dopo un biennio difficile - sottolinea Roberta Garibaldi -., L’obiettivo per il prossimo futuro è generare valore economico e nuove opportunità per le destinazioni, puntando su sostenibilità, innovazione ed esperienzialità»., La prospettiva turistica ha una positiva declinazione in terra bresciana, caratterizzata da territori interessanti per gli aspetti ambientali e naturalistici, peraltro arricchiti da una ricca offerta agroalimentare e vitivinicola., Per non dire della proposta agrituristica, ai vertici delle classifiche provinciali e regionali., Aspetti che fanno presupporre un ulteriore considerevole sviluppo per il comparto made in Bs nel breve e nel medio periodo., Dal recente Rapporto si evincono ulteriori tendenze., Ad esempio, Local is the new global: l’Italia ha confermato la sua leadership in Europa per prodotti certificati, ben 814 a novembre 2021 (315 agroalimentari e 526 vinicoli), con tre nuovi IG nel 2021.

«Questo patrimonio esercita una forte capacità attrattiva sul turista enogastronomico - sottolineano i promotori dello studio - e le aziende hanno posto sempre più l'attenzione sull'importanza dell'offerta locale, consapevoli che la valorizzazione di materie prime locali di qualità e produzioni di origine rappresentano una formula per arrivare al successo»., Da non dimenticare la crescita del bio: basta ricordare che in Italia è aumentata costantemente la superficie destinata ad agricoltura biologica, con un tasso di crescita del 109% nel periodo 2010-19 per la vite e del 95% nel 2010-18 per l'olivo., Per entrambe le produzioni i dati bresciani confermano l’andamento in atto., L'orientamento al biologico e, più in generale, alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica dimostrata dalle aziende del settore, rappresenta un valore aggiunto in ottica turistica, favorita dalla sensibilità dei viaggiatori verso questi temi., Il vino si pone come catalizzatore di prenotazioni, occupando stabilmente il trono del turismo enogastronomico., Il comparto ha superato la prova della pandemia, evidenziando nell’ultimo biennio una crescita del 2% nel numero di aziende con coltivazione di uva e confermandosi come richiamo per le prenotazioni online delle esperienze., «Nel 2021, le proposte a tema enogastronomico più vendute nelle regioni italiane - si legge nella ricerca – sono quelle a tema enologico: il 6% delle prenotazioni effettuate sul portale Tripadvisor con destinazione Italia ha riguardato degustazioni e tour in cantina».

Aprire le strade a bici ed escursionisti., Un elemento di particolare rilievo dell'offerta italiana è costituito dalle Strade del vino e dei sapori., Nati come elemento di richiamo «a quattro ruote», questi percorsi hanno enormi potenzialità di crescita con la mobilità sostenibile, realizzabile attraverso investimenti pubblici per la creazione di piste ciclabili e sentieri che portano il turista eno-gastronomico a scoprire le realtà più affascinanti del territorio: tra questi rientrano sicuramente cantine, malghe, fattorie, luoghi di ristoro e pernottamento.•., © RIPRODUZIONE RISERVATA