«Il calcio, Tik Tok e il mio divertimento genuino e bresciano»

Ilaria Limelli con la maglia del Brescia al Rigamonti, da «inviata» sul campo negli stadi e con la maglia della Juventus, la sua squadra del cuore

Il suo video più popolare su TikTok ha superato i due milioni di visualizzazioni, il doppio degli abitanti della provincia di Brescia. I follower attuali, sommando i 549mila di TikTok e i 92mila di Instagram, superano quota 640mila, più di Firenze e Venezia messe insieme. Per i social è una celebrità ma l'etichetta di influencer le sta stretta. Ilaria Limelli, parole sue, si definisce «un'amante del fobal e della buona cucina». Due passioni comuni che l'hanno portata a un successo che comune non è. Classe 2002, valsabbina di Vestone, Ilaria inizia a postare su TikTok quasi per gioco nel 2020: «È nato tutto durante la pandemia, per una scommessa con i miei amici - racconta -. Erano alle prese con TikTok ma non riuscivano ad avere numeri interessanti, così li ho sfidati». Quello che a loro sembra uno scoglio insormontabile per lei è ordinaria amministrazione: «Gli ho detto che bastava avere buone idee e contenuti di qualità. Ho iniziato a postare e i riscontri sono stati subito positivi». Argomento dei video? Il calcio, ovviamente. «Credo sia stata la carta vincente per avere un seguito - assicura Ilaria, juventina doc ma appassionata collezionista di maglie di tutte le squadre italiane e non -. Essere una ragazza e parlare di calcio mi ha dato grandissima visibilità. In pochi mesi sono passata da zero a 80mila follower».

Mentre la vita procede spedita, tra il diploma al liceo scientifico «Perlasca» di Idro e l'avventura all'università («sono al primo anno di Economia Aziendale a Venezia»), sui social diventa una celebrità. Nei suoi video c'è una passione genuina, trattata con toni leggeri e il sorriso stampato in volto. Parla quotidianamente di Juventus,(«Ma non mi faccio andar bene tutto, di recente è stata la squadra con cui sono stata più critica»), sfida gli amici nei quiz, si cimenta nei pagelloni alla Serie A, analizza e commenta il mercato e tanto altro. «Quest'anno ho iniziato anche a seguire le partite del Brescia allo stadio Rigamonti - rivela con marcato accento bresciano -. È stata una bella esperienza: peccato per com'è finita ai play-off». Nel frattempo i follower crescono, passano da qualche decina alle centinaia di migliaia di oggi. E arrivano anche le prime collaborazioni illustri. «A maggio sono stata contattata dalla Serie A e dalla Juve per seguire la finale di Coppa Italia. È stata la realizzazione di un sogno. Sono scesa in campo con i giocatori, ho seguito lo staff che produce i video per i social della squadra e ho assistito alla conferenza stampa di Allegri». Quello con Max è un rapporto speciale, ripreso in tanti video-meme: «È esattamente come si vede in tv, simpatico, genuino, sempre pronto a scherzare. Lo apprezzo molto».

Oggi i numeri del suo successo non si possono di certo ignorare e costringono a una domanda che può suonare antipatica. TikTok è un lavoro? «Se lo guardo dal punto di vista del guadagno devo considerarlo tale - risponde senza giri di parole -. Ma in generale non la considero la mia professione. Sto studiando e intendo andare avanti. Piuttosto la considero una rampa di lancio per continuare a farmi notare nel mondo del calcio. Voglio crescere divertendomi, senza essere obbligata a postare». Postare significa anche essere esposti agli haters: «Per fortuna ne ho pochi, anche se alcuni ci sono. Rispetto ad altri ragazzi sono più al riparo dalle critiche perché non sono schierata e cerco sempre di dire quello che penso. Quando, da juventina, sono andata contro la stessa Juve, ho ricevuto apprezzamenti. Per il resto cerco di ignorare i commenti negativi e concentrarmi su quanto di positivo c'è nella mia community». Una community che l'ha spinta alla finale del Pallone d'Oro delle Ragazze, la competizione organizzata dai PirlasV (1,2 milioni di follower su YouTube), il torneo che ha lo scopo di incoronare la ragazza social più forte a calcio.