IL NOSTRO CONTEST

«La Pastorella» è senza limiti: sono pizze per tutte le stagioni

Piera Cristini con il marito pizzaiolo Massimo CasalePiera e Massimo all’interno della pizzeria: tanta qualità nella sfida del «Locale dell’anno» PANIGHETTII

Il piacere del buon mangiare, possibile solo se i prodotti sono di qualità, sani, meglio se locali e meglio ancora se trasformati con passione e creatività: tutto questo si può trovare alla pizzeria «La Pastorella» di via Lunga (quartiere Primo Maggio), grazie alla cultura eno-gastronomica di Piera Cristini e del marito pizzaiolo Massimo Casale., Perché «La Pastorella» non è una pizzeria come tante, anzi, per la nostra città costituisce quasi un’eccezione perché, nella terra della pizza schiacciata, da Cristini e Casale si trova una pizza alta, come quella originaria napoletana, grazie ad un impasto speciale reso sempre più digeribile e leggero proprio in seguito alla cultura dei gestori, che negli anni hanno affinato la qualità di farina e lievito, oltre che la bravura.

In realtà l’ottima capacità di fare la pizza a Casale non è mai mancata: in anni e anni di esperienza, oggi è arrivato ormai all’olimpo dei pizzaioli, come attestano anche molti certificati di partecipazione, e di vittoria, a competizioni specifiche del settore., Casale infatti a «La Pastorella» è praticamente cresciuto, poiché questo locale esiste da tanti anni, mentre Cristini è arrivata «solo» 10 anni fa: «Prima lavoravo in un magazzino di fiori ma poi ho intrapreso la strada che ho sempre amato, quella della cultura del cibo, del vino, e della ricerca – ricorda Cristini – ., Oggi siamo iscritti a Slow Food, io faccio parte del direttivo di Arthob che è l’associazione ristoranti, trattorie e hostarie bresciani impegnata nella scoperta e valorizzazione della ricchezza enograstronica del bresciano., Insomma, si capisce che il mio piatto preferito è lo spiedo...

Anche se limito il consumo di carne per scelta etica e d ambientale»., Per poter offrire il meglio a tutti i clienti ma soprattutto «per il piacere di conoscere i produttori locali – precisa Cristini – nel poco tempo libero andiamo per le valli e per le campagne a visitare i contadini, le fattorie, le malghe, per vedere come nascono i loro prodotti, per ascoltare come vengono raccontati dai loro creatori e immaginare, già in quel momento, come potrò trasformarli per i miei piatti».

Così da «La Pastorella» ogni mese è possibile trovare un fuori menu appositamente creato e illustrato con tutti i dettagli grazie ad un Qr code apposito che si trova sui social della pizzeria, dove è pubblicata anche la proposta mensile: per novembre spazio alle mele cotogne con un poco di zenzero, a caprino fresco Valpersane, al lonzino di Berlinghetto cioè a quegli ingredienti che rientrano nella pizza novembre, mentre per la gustosa entrano in scena il porro, le patate e la pancetta affumicata di Berlinghetto., E poi il 20 novembre evento speciale, che Cristini definisce «il nostro regalo di Natale anticipato ai clienti a due mesi quasi esatti dall’inaugurazione della Capitale della cultura; quel giorno offriremo in omaggio una visita guidata alle piazze principali della città e a conclusione una degustazione di pizze ai gusti dei prodotti bresciani e bergamaschi, accompagnati dalla birra ufficiale del 2023, prodotta da Otus di Seriate., Pubblicherò presto su Facebook orari, luoghi e dettagli precisi»., L’amore per il territorio è confermato anche dalla partecipazione di Casale al progetto di quest’anno di «Ambasciatori della cultura», per diffondere, attraverso la tavola, la ricchezza anche artistica di Brescia.  •.