EMERGENZA COVID

Dl Sostegni: in arrivo i primi 600mila pagamenti

Il bonifico arriverà presto. Non risolverà il problema delle tante aziende italiane che da un anno a questa parte sono costrette a un'alternanza tra apertura e chiusura che sta incidendo profondamente sulle entrate, ma permetterà di far fronte ad alcune spese. Perché quelle ci sono sempre.  Sono partiti gli ordinativi di pagamento delle prime 600mila istanze presentate sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate per un importo complessivo di 1.907.992.796 euro a favore delle imprese destinatarie dei sostegni che hanno presentato la domanda entro la mezzanotte del 5 aprile 2021. Lo comunica l’Agenzia.

I contribuenti coinvolti vedranno accreditarsi le somme direttamente sul conto corrente indicato nella domanda oppure potranno usare l’importo riconosciuto in compensazione. La richiesta di credito di imposta riguarda 10mila contribuenti.

In dieci giorni, «dal 30 marzo, giorno dell’apertura del canale telematico dell’Agenzia delle Entrate, ad oggi, sono circa un milione le domande del contributo a fondo perduto inviate con l’apposita piattaforma informatica delle Entrate gestita con il partner tecnologico Sogei». 

Sul totale dei richiedenti, quasi 100 mila svolgono la loro attività in Lombardia, seguono la Campania con 70.534 operatori, il Lazio (68.697), la Puglia (45.926), la Toscana (42.141), la Sicilia (41.763), il Veneto (40.620).

LA PROTESTA

Non tutti, però, si ritengono soddisfatti. Anzi, gli   stagionali dell’agricoltura si ritengono totalmente esclusi da ogni tipo di ristoro. «Le lavoratrici e i lavoratori agricoli, quelli che lavorano negli agriturismi e nel settore del florovivaismo sono stati nuovamente discriminati . si legge in un comunicato stampa -. Sono lavoratori che tra il 2020 e questi primi mesi del 2021 hanno perso milioni di giornate di lavoro e che a causa della pandemia si trovano oggi, con le  loro famiglie, in una situazione di totale povertà».

 Come in tutta Italia anche a Brescia   Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil sabato 10 aprile (dalle 9 alle 11)  saranno in piazza Paolo VI, davanti all’ingresso della Prefettura, per far sentire la voce dei lavoratori agricoli. La manifestazione avverrà nel rispetto delle norme anti Covid; una delegazione di sindacalisti e lavoratori chiederà di essere ricevuta dal Prefetto.  

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