MARONE. La manifestazione metterà in ventrina le specialità culinarie che sabato e domenica animeranno strade e piazze della cittadina

L’«oro giallo»
invade
il lungolago

Il sindaco Alessio Rinaldi DAMATOA

Giuseppe Zani

Marone mette in mostra sabato e domenica non solo il suo «oro giallo», cioè l’olio extravergine d’oliva Dop, ma anche le eccellenze enogastronomiche del suo territorio, in primis la soppressa che aspira a fregiarsi del marchio De.co (Denominazione comunale).

La presentazione della due-giorni maronese in municipio, ha offerto il destro al sindaco Alessio Rinaldi e ai suoi collaboratori di illustrare tutte le iniziative promosse per valorizzare il prodotto principe di Marone, «Città dell’olio» dal 2000: la piantumazione di parecchie centinai di ulivi sia da parte del Comune che da parte degli acquirenti di terreni pubblici messi all’asta; la gestione affidata all’Aipol degli ulivi comunali che si trovano nel parco «Fratelli Rosselli», all’ex villa Vismara, a Ponzano e a Gandane; la messa a disposizione degli olivicoltori di Marone di un’unica tipologia di bottiglia con un’unica etichetta; la realizzazione nell’ex opificio Cittadini di un laboratorio per la produzione di olive da tavola; la promozione della dieta mediterranea nelle scuole; l’allestimento di un sito web dedicato ai sapori di Marone. Quanto alla soppressa tipica di Marone, il sindaco Rinaldi ha annunciato che è stata avviata la procedura per metterla sotto l’egida della De.co.

L’ASSESSORE all’Agricoltura Mauro Zanotti, nel ricordare che nel 2014 le aziende produttrici di olio Dop a Marone erano due, ha riferito che sono quattro le aziende che da quest’anno utilizzeranno la bottiglia e l’etichetta Dop commissionate dal Comune allo studio di grafica del maronese Matteo Bonardi: la Favento, la Ortàl, la «Giancarlo Glisenti» di Vello e il frantoio Vela.

«L’idea di un’unica bottiglia con la stessa etichetta immediatamente riconoscibili è nata nel 2014, un anno terribile per l’extravergine d’oliva: ci siamo posti l’obiettivo di dare una mano ai produttori - ha spiegato l’assessore Zanotti -. Stavolta, per fortuna, anche se la quantità è scarsa, la qualità dell’olio è ottima. Spero che in futuro altre aziende adottino l’etichetta e la bottiglia fornite dal Comune».

Omar Zanotti, a nome dell’associazione organizzatrice, la «Attività economiche maronesi», ha evidenziato che «la formula della rassegna non è cambiata, ma stavolta c’è più attenzione ai bambini e alle famiglie: sono circa 30 le occasioni di svago, compresi i concerti, le mostre e le installazioni artistiche».

Cinquanta, invece, gli espositori che disporranno le loro bancarelle sul lungolago, in via Roma, nell’ex Cittadini e nel giardino dell’ex villa Vismara: quest’area si configurerà come un «villaggio agroalimentare» e proporrà pure l’allestimento «Mestieri in piazza» e il parco di scivoli «Gonfiabilandia». Il mulino storico Panigada, la norcineria Carai e il frantoio Vela apriranno agli avventori e alle visite guidate in entrambi i giorni. Sabato, alle 18, è in programma il convegno dedicato alle olive da tavola e alla soppressa tipica.

Domenica, alle 14,30, un battello, gratuito, offrirà la possibilità di conoscere a Montisola il Museo della pesca e villa Ferrata. Alle 15, a Marone, arriverà il Treno dei sapori. Per tutta la settimana i ristoranti e gli agriturismi serviranno in tavola menù a prezzi promozionali. I bar, invece, accompagneranno gli aperitivi con spuntini all’olio extravergine. «Le nostre eccellenze devono diventare il nostro biglietto da visita - ha sintetizzato Omar Zanotti -. Stiamo valorizzando le piccole cose, che diventeranno le tessere di un grande mosaico. L’obiettivo complessivo è di realizzare un polo agroalimentare nell’ex opificio Cittadini».

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