I RITI DI MEZZA QUARESIMA. Zeppole e vin brulè a Lonato. Ai Novagli di Montichiari c’è una pira personalizzata

La vecchia
brucia con
creatività

A Brozzo di Marcheno sarà data alle fiamme una coppia di fantocciI Novagli di Montichiari hanno personalizzato il rogo propiziatorio DAMATOA

«Bonsai» o maestosi, educativi o all’insegna della goliardia, i roghi della vecchia sono un rituale che resiste alle mode e alle norme antinquinamento che avrebbero potuto spingere i Comuni a vietare l’accensione di fuochi. In realtà la liturgia di mezza Quaresima, con la pira destinata a incenerire il simbolo del male e dell’inverno, da domani a domenica si consumerà in almeno sessanta paesi, con forme e scenografie diverse.

Sarà un rogo della vecchia all’insegna delle pari opportunità quello che andrà in scena stasera a Brozzo di Marcheno. In questi ultimi giorni, sul rettilineo che dopo la frazione porta alla trattoria Cascata, è spuntato l’allestimento che guarda dall’alto di una catasta di legna. Ogni anno è diverso: stavolta, a sorpresa, su un divano è stata sistemata una coppia abbracciata. Alla Cascata spiegano che visto che si parla tanto di parità di genere hanno preso alla lettera la necessità decidendo di bruciare anche un fantoccio maschile. Il rogo propiziatorio è previsto per le 20,30: animeranno la serata, e anche questa è tradizione, i ragazzi delle elementari di Brozzo.

A Polaveno e dintorni non ci si sottrae alla tradizione. Stasera alle 20.30 sarà acceso il rogo della vecchia, anticipato da una cena a base di polenta taragna, patatine, pane e salamina. Nella vicina frazione di San Giovanni il rogo verrà preceduto dal processo dell'anziana in piazza alle 20.15. Ai Novagli di Montichiari svetta una pira da record che al termine di un rituale sarà accesa alle 21. Anche il resto della Bassa si illuminerà con i tradizionali falò. A Manerbio l’appuntamento è per le 19.30 all’oratorio dove sarà apparecchiata una cena a base di trippa e casoncelli. Alle 22,30 sarà celebrato il processo della vecchia messo in scena dalla compagnia teatrale «Chéi dé Manérbe» che farà da prologo all’accensione della pira per bruciare il fantoccio. A Verolavecchia il rogo si svolgerà alle 23 in via Monte Santo. Prima e dopo musica, canti e balli tradizionali e distribuzione dei dolci tipici. A Cigole a tenere viva la tradizione sono la Civiltà Contadina e il Gruppo Terza Età. Alle 21 dall’oratorio partirà un corteo che raggiungerà il parco dove la vecchia sarà arsa sulla catasta di legna. Alla luce del falò saranno distribuite frittelle e lattughe. Alle 20.30 dalla piazzetta Garibaldi di Pavone, partirà il corteo che porterà il fantoccio della «ecia» fino all’oratorio, dove sarà celebrato il processo ed eseguita la condanna al rogo. A Lonato sono gli Amici di Sant’Antonio Abate a perpetrare la tradizione nel piazzale della piccola chiesa dedicata al santo. Alle 20,30 sarà celebrato il processo prologo al rogo: durante la serata saranno offerti dolci, frittelle, zeppole e vin brùle. «Brusom la Vecia» è il titolo della serata organizzata a Manerba a partire dalle 20,30 nel parcheggio sotto la piazza di Montinelle. Nell’occasione gli Amici di San Bernardo offriranno un rinfresco. Anche l’altopiano di Tignale sarà illuminato bagliori del rogo della «vecia». Alle 20.15 il ritrovo è fissato in piazza a Gardola dove il corteo muoverà in direzione del campo sportivo per dar fuoco al fantoccio confezionato dai ragazzi dell’oratorio in collaborazione con il gruppo «Giovani Ora». A Gavardo saranno addirittura due i roghi: il primo sarà acceso stasera alle 20.30 all'oratorio di San Filippo Neri, il bis è fissato per sabato alle 20.30 all'oratorio di Sopraponte. Rogo in posticipo a Desenzano dove la vecchia sarà bruciata alle 17.30 di domenica al lido del Desenzanino.

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