Cascata di Val Nera, un’escursione per tutte le stagioni

A Livigno, sotto le spumeggianti acque della cascata di Val Nera RAVARINIA

Un sentiero facile e non troppo lungo, una cascata fotogenica e una malga dove, al ritorno, degustare e acquistare dal produttore salumi e formaggi: all’itinerario di oggi non manca nulla dello stereotipo dell’escursione turistica in montagna!, Proprio per questo è molto frequentato d’estate, ma fuori stagione diventa una piacevole camminata tra le fioriture primaverili o tra gli autunnali giochi di colori dei larici che ingialliscono in mezzo ai verdi pini cembri., Siamo a Livigno, in alta Valtellina, geograficamente oltre lo spartiacque alpino nel bacino del Mar Nero, per raggiungere la cascata di Val Nera o Casc’chéda da Val Néira in dialetto locale, come riportato sui cartelli segnaletici., Dal paese seguiamo la strada che, risalendo il fiume Spol, porta al passo della Forcola e da lì nella svizzera Val Poschiavo., In località Al Vach si parcheggia l’auto sulla sinistra e si prende la strada in leggera discesa che conduce verso l’Alpe Vago, ben visibile nella piana erbosa., L’alpe è raggiungibile anche dal capolinea del bus navetta di Livigno (gratuito e attivo tutto l’anno, fermata «Campeggi Zona Forcola») con una passeggiata lungo il fondo valle di circa un chilometro e mezzo., Per imboccare il sentiero si attraversa l’alpeggio, uscendo da un cancellino posto a sinistra dell’edificio adibito a ristoro.

Al vicino bivio proseguiamo dritti (attenzione alle indicazioni per la cascata in entrambe le direzioni), lasciando a destra il sentiero da cui rientreremo al ritorno, per attraversare un ponticello sul torrente Vago e svoltare poi in direzione sud lungo il versante destro orografico della Valle Vago., Il sentiero sale ora ripido, per un breve tratto nel bosco e poi tenendosene al margine, affrontando pressoché l’intero dislivello di giornata tutto in una volta., Quando la strada spiana, raggiunti gli ampi pascoli, di fronte a noi scorgiamo delle imponenti cime rocciose ben oltre i 3.000 metri, tra cui il Monte Val Nera., Alcuni ripidi scalini scendono sino al greto del torrente, con la possente cascata dall’altro lato., Un ponte traballante permette di avvicinarsi sino a essere avvolti dagli schizzi sollevati dal salto d’acqua., Per il ritorno, a fianco della cascata un sentiero risale ripido, per poi deviare a destra e percorrere il versante opposto della Valle Vago., Raggiungiamo così l’Alpe Vago e da qui, in breve, il parcheggio.

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