L’«anello» tra i
boschi dell’Eridio e
i colori autunnali

Verso il Tornione con di fronte il panorama delle montagne di Bagolino

Un facile giro ad anello tra i boschi dell'Eridio lungo il confine con il Trentino passando poco sotto la tondeggiante cima del Tornione ci porta a scoprire i colori dell'autunno in questa fetta delle Prealpi Bresciane., È fattibile quasi tutto l'anno, tranne quando c'è neve., Da Ponte Caffaro si va a Baitoni e si prende la strada per Bondone., Poco dopo aver superato la forestale per Castel San Giovanni si arriva a un ponticello e si parcheggia in un piccolo spiazzo., Appena dopo il ponte si stacca una ripida strada che sale in fianco al torrente della Valle Setta., Pochi minuti e siamo al bivio del Capitello da Plos dove prendiamo la stradina di destra che, superato il torrente, sale nel bosco di maestosi faggi., Poco dopo un altro bivio dove teniamo ancora la destra e arriviamo alla Santella di San Martino., Sin qui si potrebbe arrivare anche in auto ma volendo fare il giro completo non conviene., Proseguiamo a destra della santella sulla stradina ora sterrata e non segnata sulle carte che valica un altro torrente e raggiungiamo uno spiazzo panoramico: ci offre lo spettacolo delle montagne di Bagolino, dall'altro lato della Valle Sabbia, con i riconoscibili Monte Carena e Monte Telegrafo.

La stradina prosegue verso sud superando la testata della Val delle Freole e portandosi sotto il Cingolo Rosso., La stradina piega ora decisamente a settentrione passando sotto il Monte Calva., Un tratto semi-pianeggiante e ci ritroviamo a un fienile a quota 877 metri con una magnifica vista sullo specchio del lago d'Idro., Siamo poco sotto il Tornione., A destra del fienile si stacca una stradina secondaria, la prendiamo., Appena sotto un bivio: si va a destra e si raggiunge un'altra costruzione dalla quale parte un sentiero non segnalato ma evidente., Si perde quota circondati dal rigoglioso bosco e più sotto il sentiero diventa una stradina sterrata che scende a zigzag tra i faggi le cui colorate foglie ricoprono quasi completamente il fondo della stradina., In mezzo al bosco e ai bordi della strada alcuni massi granitici ci ricordano che qui, 10 mila anni fa, scendeva dalle vette dell'Adamello un gigantesco ghiacciaio che poi ritirandosi ci lasciò in regalo questi massi di granito., Si continua a scendere e si raggiunge la forestale di Castel San Giovanni (consigliata una visita all'antico maniero)., Si scende a destra, si raggiunge la strada che sale da Baitoni e si prende di nuovo l'auto.

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