La forra del Dezzo e il lago Moro
testimoni della tragedia del Gleno

Sulle rive del lago Moro

Un breve ma molto suggestivo itinerario per raggiungere l'azzurro specchio del Lago Moro, gioiello delle Orobie Bresciane, attraversa la spettacolare forra del torrente Dezzo da dove, nel 1913, passò quella valanga di acqua e fango, proveniente dalla rottura della Diga del Gleno che fece centinaia di morti.

Si tratta d'un percorso adatto a tutti. Solo nel primo tratto di risalita dalla forra è necessario prestare un po' di attenzione causa il terreno scivoloso. Si parte da Gorzone: in paese c'è scarsità di parcheggi per cui è conveniente per chi arriva da Darfo inforcare a sinistra al primo semaforo via Tito Speri e lasciare l'auto nei pressi del cimitero. Si ritorna in paese e, lungo la via principale, in prossimità d'un vicolo, troviamo le frecce che indicano per la Forra del Dezzo e per il Lago Moro. Scendiamo per il viottolo che più avanti diventa sentiero e raggiunge un ponte in legno che ci permette di superare la selvaggia forre. Dall'altro lato un sentiero lastricato costeggia per un tratto il torrente dalle limpide acque per poi salire con una ripida rampa che porta al di sopra di una rombante cascata (parapetto con catene di sicurezza); questo tratto in inverno con ghiaccio è pericoloso e sconsigliato. Il sentiero passa ai piedi di una parete rocciosa e prosegue offrendo la vista delle case, del castello e della chiesa di Gorzone nonché delle frastagliate cime della catena del Tredenus e del Pizzo Badile Camuno. Sotto di noi il Dezzo comincia a disegnare la sua grande curva verso Sud per andare a gettarsi nell'Oglio. Si prosegue nel bosco e ad un bivio si tiene la destra (freccia per Lago Moro). Si passa accanto ad un rudere e al bivio successivo (freccia) si va a sinistra. Si prosegue su sentiero pianeggiante che costeggia una pozza e diversi muretti a secco, testimonianza di coltivazioni abbandonate. Si passa accanto ad altri ruderi e, dopo una brevissima discesa, si spunta sulla strada asfaltata che da Darfo sale al Lago Moro. La si segue a destra e in pochi minuti si arriva alla chiesetta di Santa Apollonia ed a Capolago, sulle rive del Lago Moro nelle cui acque si riflettono le montagne circostanti. Si torna sul medesimo percorso. Quasi obbligatorio da qui effettuare l'intero giro del lago che non presenta nessuna difficoltà e che può essere percorso anche dai bambini e dalle mtb.(Prossimo itinerario 23 novembre)

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