La Punta Setteventi regala
emozioni agli scialpinisti
di grande esperienza

La Val di Vaia dalla Punta setteventi

La Punta Setteventi deve il nome alle correnti eoliche che soffiano spesso attorno a quella piramide nelle montagne tra il Passo Maniva ed il passo Crocedomini., Da lassù si gode un panorama straordinario dalle vette del confine tra Valtelina e Svizzera, al Monte Adamello ed al Monte Baldo., Una vetta abbastanza frequentata anche durante la stagione invernale: con Zaino in Spalla l'avevamo già raggiunta, ciaspole ai piedi, partendo dal Rifugio Bonardi al Maniva (Bresciaoggi del 30 marzo 2017)., Oggi la saliremo con un itinerario scialpinistico, poco frequentato, più impegnativo, ma anche più affascinante che risale la selvaggia Val di Vaia in un ambiente che, d'inverno offre un fantastico senso di libertà e di isolamento., Si parcheggia l'auto a Bagolino, vicino al Ponte Destrone., Superato il ponte, dopo poche centinaia di metri si stacca a destra una stradina (frecce per Crapa di Vaia) lungo la quale, in caso di scarso innevamento, è facile doversi portare per un tratto gli sci a spalle., Si sale tra alcune costruzioni e ci si infila nell'imbocco della Val di Vaia al di sopra della quale si intravede contro il cielo la catena della Punta Setteventi e del Monte del Matto.

Raggiunto un tabernacolo ed un bivio si prende a destra con una breve e leggera discesa che raggiunge il torrente., Lo si costeggia per un tratto, lo si supera su un ponticello in legno, si passa accanto ad un rudere, si raggiunge la località Presacarioli, si supera un altro ponticello in legno al fianco della Val Dasdana., Ci manteniamo sul fondo della Val di Vaia e raggiungiamo i Fienili Miccili per proseguire alti sopra la forra., Si superano i resti dei muretti della antica cascina dell'Acquaeta e si continua a salireentrando in una conca dominata dall'alto da rocce rossastre., Si accosta a sinistra della conca sino a raggiungere il torrente che offre una serie di piacevoli piccole cascatelle in parte ghiacciate., Si passa sulla destra del torrente e si supera il ripido pendio che conduce alla Malga di Fondo di Vaia., L'ambiente è splendido e selvaggio: sopra le nostre teste si elevano le creste innevate del Monte Molter e del Monte Bagoligolo da un lato e dee Corni Setteventi, della Punta Setteventi e del Monte Matto dall'altro mentre la Val di Vaia pare voler proseguire all'infinito verso l'alto., La Descrizione continua la prossima settimana.

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