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Lucà, un pesante ko: «Mi aspettavo di più»

Alessandro Lucà al voto domenica. Il risultato ottenuto lo ha deluso molto FOTOLIVE

L'arcobaleno della coalizione che ha sostenuto Alessandro Lucà è risultato sbiadito dal giudizio dell'elettorato. Soltanto il 2,48% dei bresciani è, infatti, stato persuaso dal programma alternativo. Non ha convinto la coalizione che ha unito in via sperimentale Movimento Cinque Stelle (scivolato all'1,39%), Unione Popolare (in flessione rispetto alle Regionali, è scesa allo 0,82%) e Partito Comunista Italiano (residuale allo 0,43%). Ma il candidato sindaco non ha fatto finta di niente e ha affrontato senza infingimenti il risultato negativo.

«Il dato della coalizione è al di sotto delle aspettative personali, ampiamente al di sotto di quelle che avevano le singole liste - ha esordito Lucà -. Abbiamo creato questa coalizione anche per raggiungere il Consiglio comunale, è difficile quindi rallegrarsi di questo risultato». La competizione elettorale si è rivelata un referendum tra centrodestra e centrosinistra: i due principali schieramenti hanno infatti monopolizzato la scena politica. «Anche nel nostro elettorato è prevalso molto il voto utile per evitare Rolfi - ha proseguito Lucà -. Non è una scelta che condividiamo. Il nostro programma era onesto, con forti valori e ideali; evidentemente abbiamo però commessi degli errori e gli elettori non ci hanno seguito completamente».

Ma non soltanto questo: organizzazione, mezzi limitati sono state almeno altre due ragioni della sconfitta della coalizione. «La sensazione che si siano pagati anche per i mezzi inferiori rispetto agli altri. Inoltre siamo partiti tardi, anzi per ultimi - ha rilevato il candidato sindaco -. Anche quando ci presentavamo nei confronti ne uscivamo bene, ma questa non corrisponde al voto: evidentemente ci sarà un motivo». Il 2,48% è stato un magro bottino. «Siamo rammaricati per il risultato, ne usciamo con la coscienza pulita, a testa alta. Siamo felici del percorso fatto, ma quando non raggiungi il risultato, non puoi dire che sia andata bene». Dunque la coalizione - nonostante l'inciampo elettorale - potrebbe proseguire.

«Tendenzialmente potrebbe proseguire, la sintonia sui temi è la cosa più importante, noi abbiamo ragionato in questo modo - ha affermato Lucà -. Io ho investito del tempo e creduto in questa coalizione. Adesso vediamo, con calma non ci corre dietro nessuno. Ma sono valutazioni che devono fare i partiti». La palla quindi già dalle prossime ore passerà nelle mani delle segreterie di partito e ai riferimenti locali che faranno le opportune analisi alla luce dell’esito delle elezioni. «Ognuno farà le proprie valutazioni anche all'interno del proprio partito. Io sono stato il punto di riferimento della coalizione ma, non essendo parte di uno di questi partiti, non è mia responsabilità dichiarare soluzioni definitive - ha concluso Lucà -. I dati sono bassi, così come quelli del Movimento: ci aspettavamo tutti di più». Ma nonostante l'amarezza, nessun attivista si è dimenticato che, dopo il diluvio può spuntare (di nuovo) l'arcobaleno.•.

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