«Collettore, la politica bresciana ha fallito»

Uno dei tanti striscioni esposti durante la manifestazione inscenata sabato pomeriggio

La protesta ha preso forza grazie alla manifestazione che sabato ha radunato in piazza Paolo VI mille persone., Senza le misure anti-assembramento i partecipanti sarebbero stati molti di più., I cinque comitati «registi» del presidio allestito dal 9 agosto davanti al Broletto ringraziano i sindaci che hanno partecipato «e ci dispiace per quelli che hanno disertato., Mentre agli ectoplasmatici parlamentari bresciani e ai loro colleghi consiglieri regionali che alla manifestazione hanno preferito altri lidi o appuntamenti più chic, abbiamo dedicato uno striscione: "politici bresciani, ci ricorderemo di voi anche domani"., Il presidio «è il simbolo della nostra resistenza., Continueremo a batterci contro l’arroganza del potere»., Sabato, nel corso dei numerosi interventi, si è parlato anche di «falsa emergenza per una condotta sublacuale che può durare fino al 2035», ma soprattutto della decisione politica che ha portato alla nomina del commissario «in una città che non ha bisogno di commissari, perchè Brescia i problemi li sa risolvere da sola - ha sottolineato Marco Apostoli a nome del Tavolo Basta Veleni -., Lo ha dimostrato l’unità d’intenti che aveva portato alla decisione di realizzare il depuratore a Lonato., Scelta cancellata con un colpo di spugna da Roma e da chi ha votato il decreto per la nomina del commissario., Scelta dettata dalle logiche di partito, dall’ingerenza del ministro Mariastella Gelmini e dai suoi interessi in veste di presidente della Comunità del Garda, in netto conflitto di interessi.

Al ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani sono state riportate falsità, ma lui non ha avuto alcun dubbio a soddisfare le richieste della Gelmini»., «E pensare che basterebbe leggere i documenti per inficiare tutto il progetto - sottolinea Carmine Piccolo, il “Forrest Gump“ dell’ambiente -., La delibera del Consorzio di bonifica del Chiese dell’agosto 2018 parla di “criticità del fiume, e della conseguente grave carenza di deflusso idrico che non potrà garantire la minime condizioni igienico sanitarie e la naturale sopravvivenza dei biotopi presenti“., Guarda caso - aggiunge Piccolo -, un mese dopo scoppiava il caso di legionella»., Nella zona teatro dell’epidemia, dall’autunno 2018 alla primavera 2019, furono segnalati 1.418 casi di polmonite batterica e legionella, con 72 decessi legati alle patologie., Nel Bresciano i casi furono 938, con 49 vittime., Un dato confermato dalla relazione epidemiologica dell’Ats, datata marzo 2019., «Basterebbe questo per fermare un progetto sbagliato - conclude Piccolo -., Il Chiese non deve e non può diventare la fogna del Garda»., •., C.Reb.

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