Comuni in rivolta contro il compostaggio

L’impianto di compostaggio al Santellone di Chiari in funzione da una ventina di anni BATCH

Urago d’Oglio, Castelcovati e Rudiano a muso duro sull’ipotesi di apertura di un impianto per il trattamento dei rifiuti organici in quel di Chiari. Su alcuni terreni a confine con i tre Comuni potrebbe nascere un impianto di compostaggio e ciò non piace agli amministratori locali, a partire dal fatto di non essere stati coinvolti nell’iniziativa.

«SIAMO SCONCERTATI - ha commentato il sindaco di Urago d’Oglio Antonella Podavitte - di questa notizia perché mai ci saremmo aspettati uno studio del genere senza coinvolgere i Comuni dell’Area vasta. Anche noi con Aprica avremmo piacere a studiare una simile progetto ma lo faremmo di concerto con i Comuni della zona. Anche perché non deve prevalere l’assurdo principio che il Comune più popoloso pretenda di avere la localizzazione migliore per un impianto tanto strategico e delicato».

Podavitte aggiunge che «a Chiari un impianto del genere esiste già al Santellone e che anche negli altri Comuni ci sono spazi, forse migliori, per valutare la localizzazione di un eventuale nuovo impianto». Se il Santellone è già stato scartato dagli amministratori di Chiari («la frazione non è idonea a mantenere questo tipo di impianti ancora a lungo» ha spiegato l’assessore all’ambiente Domenico Codoni), il sindaco di Castelcovati si chiede «con quale diritto siano andati a prevedere un’ipotesi del genere senza coordinarsi con i Comuni della zona, sapendo bene dei miasmi che simili impianti possono provocare al di là di ogni buona fede. Ma soprattutto parliamo di un impianto che sarà per forza di cosa intercomunale non avendo alcuna portata a regime i soli rifiuti organici di Chiari. Figuriamoci se dobbiamo sopportare una viabilità di mezzi pesanti in arrivo con rifiuti difficilmente controllabili da tutta la provincia».

Rudiano ha pure accusato il colpo, anche se il vice sindaco Sara Oliari ha preferito la diplomazia e un incontro con il sindaco Alfredo Bonetti al fine di decidere sul da farsi: «Quel che è certo - ha tagliato corto Oliari - è che pensavo fosse una voce ormai superata di qualche mese fa. Pensavamo fosse acqua passata mentre a quanto pare non è così». E a Rudiano, stando a voci di corridoio, il progetto potrebbe avere già raccolto il favore di un altro operatore privato.

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