Corruzione, confessione al giudice

Aveva ammesso le proprie responsabilità già al pm titolare dell’inchiesta che l’aveva fatta finire in carcere con l’accusa di avere utilizzato il proprio studio di consulenza di Castrezzato per creare una rete di rapporti corruttivi tra imprenditori e uomini della Finanza.

IERI Natalina Noli, titolare di uno studio di consulenza tributaria e fiscale con sede a Castrezzato, ha ribadito il funzionamento del sistema anche davanti al gip Alessandra Sabatucci nel corso dell’incidente probatorio chiesto dal sostituto procuratore Roberta Panico per «cristallizzare» le sue dichiarazioni davanti a un giudice.La consulente, rispondendo alle domande di tutte le parti, ha ammesso di avere fratto da tramite tra un imprenditore e alcuni esponenti delle Fiamme gialle della tenenza di Chiari affinché questi ultimi dietro il pagamento di una tangente ammorbidissero i controlli e avvertissero in anticipo gli imprenditori destinatari di accertamenti fiscali .

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