Discarica Castella Interrogazione di FdI

Il senatore Giampietro Maffoni

Si amplia il fronte contro il progetto della Castella-3 a Rezzato., La decisione sulla discarica di Rezzato è affidata al Broletto., E il consigliere provinciale Cristina Almici di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione., «Pretendiamo di sapere quale posizione della Provincia anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che certificato l’incompatibilità ambientale del progetto rispetto ad un’area già degradata», spiega Cristina Almici., Una questione annosa che va a ritroso nel tempo: Garda Uno, utility partecipata per il 9,76 per cento dal Broletto, già nel 2011 aveva depositato un’istanza per l’apertura della discarica Castella senza ottenere pareri positivi e mossa nuovamente nel 2016 con un progetto parzialmente modificato ma dallo stesso impatto ambientale., In quel caso, a distanza di due anni il Broletto ne autorizzò la realizzazione.

«Ma la scorsa estate - ricorda l’esponente di Fdi - ci ha pensato il Consiglio di Stato a cassare il progetto»., L’area in questione, «leggermente spostata rispetto a quella identificata in precedenza», sarebbe comunque riferibile all’Ambito estrattivo Ate 25 di Rezzato e conterrebbe le medesime caratteristiche del progetto bocciato: 120 mila tonnellate di rifiuti da smaltire annualmente, per un volume di 905 mila metri cubi., «Una richiesta identica alla precedente in cui viene esplicitato l'accordo con la Provincia che, paradossalmente detiene il ruolo di approvatore e di controllore - afferma Cristina Almici -., Il Broletto non può esimersi dal dare priorità alla qualità di vita dei cittadini»., Una questione annuncia il senatore Gianpietro Maffoni, che «in base ai prossimi sviluppi potrà essere portata all’attenzione del ministero dell’Ambiente»., •., Mar.Gia.

Suggerimenti