Ferito in azienda vuole giustizia

L’infortunio sul lavoro è avvenuto in agosto a San Gervasio

Nei primi giorni di agosto era all’opera in uno stabilimento caseario di San Gervasio quando è rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro che lo sta costringendo a una lunga convalescenza., Protagonista un 49enne di origine marocchina, residente a San Zeno e dipendente dal 2004 di un’azienda bergamasca del settore, che stava pulendo un macchinario (una scrematrice) utilizzando un prodotto a base di soda caustica., Addetto da sempre a un’altra mansione, da pochi giorni era stato spostato in un altro reparto per sostituire un collega in ferie., Una volta nella macchina, la sostanza chimica aveva scatenato una reazione, e gli schizzi provenienti dalla scrematrice lo avevano investito provocandogli ustioni di primo, secondo e terzo grado su petto, schiena e braccio sinistro.

Era stato soccorso da un collega e trasportato prima all’ospedale di Manerbio e quindi al civile di Brescia., Successivamente, attraverso il suo legale, l’avvocato Aldo Bellitti, il ferito ha depositato una denuncia/querela chiedendo che la Procura faccia luce sull’episodio, aprendo un fascicolo a carico della proprietà e del responsabile dello stabilimento di San Gervasio per lesioni colpose aggravate dalla violazione delle norme antinfortunistiche., Per il legale il 49enne non sarebbe stato informato e formato sui rischi di quella particolare attività (i cacchi con il preparato in polvere non avrebbero riportato le istruzioni di utilizzo in italiano) e non avrebbe avuto dall’azienda i dispositivi di protezione individuale «idonei a proteggere dal rischio di ustioni»., Al momento dell’incidente aveva occhiali e guanti, ma indossava «normali abiti di cotone forniti dall’azienda non idonei a proteggerlo dal rischio chimico a cui era esposto»., •

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