Fiamme all’alba, tre intossicati

L’edificio di Carpenedolo interessato dall’incendio BATCH

È stato un fornello da campeggio che sostituiva la mancanza della rete del gas a provocare ieri all’alba un incendio che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. È successo a Carpenedolo, e le fiamme si sono sviluppate in un appartamento di via Pasubio. Tre le persone rimaste intossicate, una donna nigeriana 50enne e i suoi due figli di 19 e 17 anni, tutte trasportate per accertamenti nell’ospedale di Desenzano.

L’incendio è scoppiato attorno alle 6.15, e dalla cucina si è diffuso con rapidità anche nel soggiorno. Per spegnerlo sono arrivati a Carpenedolo due mezzi dei vigili del fuoco provenienti da Desenzano e da Castiglione delle Stiviere: in pochi minuti i militi hanno avuto ragione delle fiamme in pochi minuti. Il luogo dell’incidente è stato raggiunto anche da una pattuglia dei carabinieri del Nucleo radiomobile di Desenzano, i quali insieme ai vigili del fuoco hanno ricostruito la dinamica del guaio.

L’assenza della rete del gas all’interno dell’abitazione ha costretto la famiglia residente nell’appartamento a utilizzare strumenti pericolosi per cucinare. Il tutto in un contesto che le forze di polizia hanno definito di notevole disordine: una resistenza elettrica era collocata addirittura sopra una griglia. Il marito della donna, un 55enne italiano, non era in casa perché era al lavoro nell’aeroporto della Malpensa ed è tornato soltanto quando le fiamme sono state spente.

Fortunatamente non c’è stato nessun danno strutturale all’abitazione (la palazzina è agibile), perchè il rogo ha coinvolto solo cucina e soggiorno, le cui pareti si sono annerite: i due ambienti verranno bonificati dal proprietario. V.MOR.

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