I ladri strappano il Postamat
ma sono costretti a «mollarlo»

Le famiglie che abitano sopra l’ufficio postale hanno chiamato subito i carabinieri FOTOLIVEIl Postamat abbandonato per l’arrivo delle forze dell’ordine FOTOLIVEUn telo copre il buco lasciato dallo strappo della cassa FOTOLIVEI rottami sparsi sul piazzale delle Poste FOTOLIVE BATCH

Gli sportelli che erogano contanti restano l’obiettivo della bande che puntano sull’«approvvigionamento» facile di quantità di denaro rilevanti e subito disponibili. E così la notte scorsa un altro bancomat è stato preso di mira; non una banca questa volta, ma il Postamat dell’Ufficio postale di Maclodio. E nemmeno l’esplosivo è stato impoiegato, ma i malviventi hanno fatto ricorso allo «strappo» che impiega una vettura di grossa cilindrata per strappare all’esterno la cassa, caricarla e fuggire.

IL COLPO al Postamat di Maclodio, in via Carlo Alberto dalla Chiesa, ai confini con la zona industriale, ma a poca distanza dal municipio, è però fallito grazie alle telefonate dei residenti destati dal frastuono che hanno consentito alle pattuglie dei Carabinieri della compagnia di Chiari di arrivare in pochissimi minuti sul posto, obbligando i malviventi ad una precipitosa fuga a piedi nei campi, abbandonando vetture e la cassa strappata dalla sua sede.

La banda, composta da cinque persone tutte mascherate con passamontagna e guanti, è arrivata poco prima dell’una di notte, davanti all’ufficio postale a bordo di una Fiat Punto, rubata a fine novembre a Botticino e di un Suv Sanyang, sottratto due giorni prima a Montichiari.

I ladri dopo aver creato un varco con un piedi di porco hanno fatto passare dietro alla cassa una grossa fune. I movimenti del gruppetto sono stati avvertiti quando le operazioni per sradicare la cassa hanno prodotto rumori che hanno rotto il silenzio della notte.

Il Suv a cui era stata agganciata la fune si è messo in moto trascinando la cassa automatica, facendo scattare l’allarme; nello stesse tempo sono partite le telefonate ai Carabinieri che hanno fatto convergere su via Carlo Alberto dalla Chiesa le pattuglie. La banda, che probabilmente aveva un palo, ha mollato tutto non appena sono comparse le luci blu delle macchine del Radiomobile. I cinque in pochi secondi si sono dileguati nella campagna fuggendo a piedi.

I militari hanno circondato l’area dove si trovavano le vetture, con il Suv che aveva ancora agganciata la grossa corda con cui aveva strappato la cassa del Postamat sbriciolando la vetrata. I militari hanno recuperato le due vetture, accertando che i legittimi proprietari ne avevano denunciato il furto, e l’intera attrezzatura impiegata dalla banda. Le indagini, riprese ieri mattina partiranno dalle registrazioni delle telecamere del paese per cercare di dare un volto ai ladri.

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