Il gruppo delle adozioni tornerà a «sbocciare»

L’associazioni Il Nuovo Nido lancia un appello alla partecipazione

Condividere i problemi, i percorsi e le difficoltà che si incontrano nell’affrontare una scelta complicata ed impegnativa come quella di adottare un bambino., É questa la riflessione-obiettivo che dieci anni fa ha portato alla costituzione ufficiale dell’associazione Il Nuovo Nido di Ospitaletto che vede impegnate un gruppo di famiglie adottive bresciane e bergamasche, accomunate dal desiderio e dal bisogno di condividere esperienze, emozioni e speranze., Tutto ha avuto inizio sulla scia del forum «Le Radici e le Ali»., «Siamo partiti ufficialmente nel 2011: eravamo sei coppie e pian piano in questi anni la nostra associazione è cresciuta, tra incontri di testimonianza, raccolta fondi ed eventi», spiega Dario Francillo, presidente de Il Nuovo Nido e genitore, insieme alla moglie Laura, di due fratelli adottivi russi, Olga e Aleksei, oggi adolescenti., «Sono tanti i momenti belli che hanno reso viva e gratificato l’attività della nostra associazione», ammette Francillo, che però lancia un allarme: «Il futuro dell’associazione purtroppo è incerto., Nel corso degli anni, tutte le coppie fondatrici hanno adottato dei bambini, ma alcune si sono separate, e inevitabilmente qualcuno non c’è più.

Quindi si è perso un po’ il collante e l’energia iniziale., Per questo sarebbe auspicabile che nuove coppie adottive, in maniera volontaria, si unissero a noi per garantire un ricambio generazionale e immettere nuova linfa nell’associazione., Ma non è facile trovarle - ammette il presidente -, e negli ultimi anni, proprio a causa della scarsità di fondi e di partecipanti, non siamo riusciti nemmeno ad organizzare la lotteria»., L’entusiasmo che ha dato vita al Nuovo Nido non è del tutto sopito., «Abbiamo deciso di partecipare al progetto “Adozioni in rete” finanziato dal bando Volontariato della Regione, a favore di interventi a sostegno delle famiglie - spiega Francillo - e siamo riusciti ad organizzare due incontri su “Razzismo e discriminazione” e “Dall’infanzia all’adolescenza”, trasmessi anche sul nostro canale YouTube., La speranza è che nei prossimi mesi si riescano a trovare nuove coppie che si mettano a disposizione per permettere all’associazione di continuare ad esistere».•.

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