Il territorio bresciano divorato da incessanti colate di cemento

Il cemento sta divorando il territorio della provincia di Brescia

Brescia sta «cannibalizzando»...se stessa., Lo scorso anno in provincia ogni minuto sono stati «cancellati» 3,5 metri quadrati di suolo., Il dato emerge dal settimo rapporto annuale Ispra, che fotografa la metamorfosi morfologica impressa all’Italia dalle colate di cemento., Dalle pieghe del dossier emergono segnali di cambiamento, dopo una lunga fase di rallentamento legato soprattutto alla crisi del settore delle costruzioni., La Lombardia conferma il primo posto nella classifica nazionale del consumo di suolo, con i suoi 287.740 ettari di superficie ormai impermeabilizzata da cemento e asfalto: il 2019 ha portato una perdita di altri 642 ettari agricoli convertiti in superfici urbanizzate., Solo il Veneto ha fatto peggio, con 785 ettari., I DATI PIÙ ALLARMANTI arrivano proprio dalla nostra provincia, che detiene il poco lusinghiero record regionale, con 183,9 ettari cementificati in un anno, che insieme a Mantova e Bergamo fanno registrare perdite per 355 ettari di suolo nel 2019, il 55% del totale regionale., Complessivamente, il suolo urbanizzato della nostra provincia vale 49.527 ettari, il 10,34% dell’intera superficie., Tantissimo, considerato che la media nazionale si attesta intorno al 7%., Ognuno di noi ha in dote» 391,2 metri quadrati di terreno cementato (354,5 la media italiana)., «Gran parte dei nuovi stock di consumi di suolo deriva da nuove realizzazioni di compound logistici e centri di smistamento del commercio digitale - evidenzia Damiano Di Simine, responsabile suolo di Legambiente -., Si tratta di un business immobiliare che deliberatamente trascura i sedimi dei tanti capannoni abbandonati lasciati a deperire spesso di fianco ai nuovi centri logistici., Una situazione generata dalla inadeguatezza del sistema delle regole necessarie ad arginare un fenomeno che ha molti connotati speculativi»., La «classifica» bresciana del consumo di suolo vede al primo posto il capoluogo, con 3.984 ettari ed un incremento di 10,33 ettari rispetto al 2018., Seguono Montichiari con 1.751 ettari, Ghedi con 1.248 e Lonato con 1.104., Il paese gardesano ha fatto registrare l’incremento più alto di tutta la provincia, con 21,26 ettari in più rispetto al 2018., LO SCENARIO CAMBIA se si guarda la percentuale del suolo consumato., A parte il capoluogo, sempre al primo posto, sul secondo gradino del podio c’è Ospitaletto, con il 43,8%, seguito da Roncadelle con il 38,2%, Castegnato con il 37,7% e San Zeno con il 34,4%.

Per i due paesi della Franciacorta, però, il segnale positivo viene dall’incremento zero rispetto al 2018., «La percentuale è alta perchè la nostra superficie territoriale è di soli 9 chilometri quadrati - spiega il sindaco di Ospitaletto Giovanni Battista Sarnico -, ma se calcoliamo il rapporto con gli abitanti, non possiamo certamente parlare di un consumo di suolo alto»., I numeri insomma vanno visti da più prospettive., «Il nostro esecutivo ha sostenuto le migliori azioni a tutela del territorio, come dimostra anche la virtuosa trasformazione della variante al Pgt riguardante il nuovo polo Esselunga che nascerà sulle ceneri dell’ex acciaieria Stefana - afferma Sarnico -., Un progetto che riduce il consumo di suolo, rigenera un’area inquinata che verrà bonificata, e riconverte quella che prima era un’attività insalubre., Tutti elementi che puntano a un futuro sostenibile e a una migliore qualità della vita., Siamo stati l’unico Comune ad aver restituito gli oneri ai privati pur di non trasformare lotti agricoli in edificabili»., ANCHE A CASTEGNATO si «risparmia»., «Dal 2014 abbiamo fatto due varianti, una delle quali ha permesso di “salvare“ 112 mila metri quadrati di suolo - spiega il sindaco Gianluca Cominassi -., In passato c’erano altre logiche di economia, noi abbiamo cercato di tagliare il più possibile, favoriti in un certo senso anche dal mercato edilizio rallentato., Alcuni proprietari che avevano ottenuto la possibilità di edificare hanno dato la disponibilità a rinunciare a qualcosa., Anche la nuova scuola verrà eretta su un terreno comunale, abbiamo quindi razionalizzato le necessità e rivisto la programmazione, scegliendo di percorrere questa strada»., Sono 67 i Comuni «virtuosi» che non hanno fatto registrare incrementi rispetto al 2018: la parte alta della classifica è monopolizzata dalla Valcamonica., L’incremento di consumo di suolo - sottolinea l’Ispra - purtroppo non mostra segnali di rallentamento, mantenendosi stabile, con valori intorno ai 14 ettari al giorno., Un dato ancora molto lontano dagli obiettivi comunitari, che dovrebbero portare il consumo netto a zero entro il 2050., Un obiettivo su cui pressa anche Coldiretti che attraverso un’analisi stima che dal 1990 al 2017 in provincia di Brescia sono andati persi 22,9 mila ettari di superficie agricola, pari a circa 23 mila campi da calcio, per colpa del cemento., Il tutto con un aumento progressivo del rischio idrogeologico., •

Suggerimenti