«Inchiesta, basta chiacchiere»

Renato Ferrari leader di minoranza

L’inchiesta sul concorso che secondo i pm avrebbe pilotato la nomina a comandante della Polizia locale di Basma Bouzid resta nel mirino delle minoranze di Bagnolo che chiedono all’Amministrazione civica di fare chiarezza., Sono accusati di falso e abuso d’ufficio Basma Bouzid, Massimo Cozzo, 50 anni e commissario della Polizia locale a Cazzago, che avrebbe corretto le risposte sbagliate della collega, e nella duplice veste di segretario comunale di Bagnolo e presidente della commissione d’esame, Giampaolo Brozzi., L’inchiesta ha sfiorato con contestazioni più marginali anche il sindaco Cristina Almici e due membri della commissione del concorso., La lista Bagnolo La Civica attraverso un volantino chiede ora «documenti e non chiacchiere»., «L’inchiesta ha minato la credibilità dei più importanti funzionari del Comune, e come consiglieri abbiamo il diritto di fare chiarezza e conoscere i fatti., Da oltre un anno - si legge nella nota diffusa dalle opposizioni guidate da Renato Ferrari - stiamo dicendo, inascoltati da sindaco e maggioranza, che la vicenda del concorso è un problema che riguarda il Comune e non una questione personale di chi è indagato».

Servono i documenti - sottolineano le minoranze - «che il sindaco finora non ha messo a disposizione., Vorremmo vedere gli atti con cui l’ente locale si è «“opposto” all’assunzione della comandante, e il contratto di Basma Bouzid»., Infine, la lista Bagnolo La Civica chiede se «nei confronti dei funzionari indagati o sottoposti all’obbligo di dimora, il Comune, parte lesa, ha avviato procedimenti disciplinari»., Su quest’ultimo punto però il sindaco Cristina Almici ha già precisato nei giorni scorsi che «le misure cautelari a carico dei dipendenti non prevedono la loro sospensione dall’attività»., Il tutto naturalmente in attesa della chiusura indagini e delle eventuali richieste di rinvio a giudizio delle persone coinvolte., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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