L’Avis si fa in quattro e rilancia la sfida guardando al futuro

Franco Piovani Seicentocinquantadue soci attivi, per un totale di 1158 donazioni di sangue e plasma: sono gli straordinari numeri del bilancio consuntivo 2018 della sezione intercomunale Avis di Manerbio San Gervasio, Alfianello e Bassano che ha radunato gli associati per l'assemblea straordinaria., All’ordine del giorno c’era un passaggio strategico per il futuro dell’associazione, ovvero la revisione dello statuto alla luce della riforma del terzo settore., L’accorpamento delle quattro realtà ha contributo a migliorare le performance solidali e a garantire «LA NOSTRA PORTA è aperta per chi condivide i valori della solidarietà verso il prossimo», ha spiegato la presidente Marianna Baldo in apertura della riunione che ha approvato all’unanimità le iniziative realizzate per il 50esimo anniversario di fondazione del sodalizio (1968) e le attività programmate per quest'anno 2019., «L’Avis è un patrimonio collettivo delle comunità dove svolge il suo servizio – ha rimarcato la presidente -: la realtà locale non è solo dono verso il prossimo, me è anche inclusione, integrazione, partecipazione, accoglienza».

Marianna Baldo ha fatto un affresco anche sul futuro dell’associazione che ha già tagliato una serie di obiettivi organizzativi: «Finalmente l’Avis di Manerbio si è sdoganata da una serie di retaggi che rischiavano di comprometterne la presenza nel tessuto sociale e delle altre tre che compongono il nostro gruppo., Non è stato facile fare certe scelte, andare talvolta controcorrente, ma non si può negare sia stato necessario., Il confronto e la condivisione all’interno del gruppo sono essenziali e questo ci fa guardare con fiducia al futuro»., All'assemblea dell’Avis hanno dato il loro contributo il direttore sanitario Pierluca Gabanetti, la direttrice dell’Aat 118 di Brescia Giovanna Perone., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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