L’ordinanza
annullata
ha aperto
un varco

Le multe notificate BATCH

Dalle prime multe notificate agli automobilisti a novembre fino all’annuncio di ieri di Provincia e Prefettura dell’accoglimento dei ricorsi. La storia delle oltre 48mila sanzioni rilevate dall’autovelox posizionato sulla strada provinciale 236, all’altezza del Comune di Montichiari, è ricca di colpi di scena e numeri che fanno della vicenda un unicum in Italia. Sono oltre 4 mila ricorsi presentati al Prefetto e circa 300 quelli inoltrati al giudice di pace.

UNA QUESTIONE, al di là delle cifre, caratterizzata da alcuni snodi fondamentali. Il primo, senza ombra di dubbio, è stata la nascita del comitato spontaneo della Goitese che è riuscito a far sentire la propria voce e ad interloquire con le istituzioni. In secondo luogo, l’annullamento dell’ordinanza che limitava a 70 chilometri all’ora la velocità sulla Goitese da parte della Provincia che l’aveva ridotta da 90. Una sorta di ammissione di colpa che ha avuto un peso determinante nei primi giorni di febbraio nella scelta del giudice di pace Carlo Grimaldi di annullare sette multe emesse nei confronti della pluri-tartassata Angela Franzoni.

Il giudice aveva infatti puntualizzato che «l’accoglimento del ricorso è frutto di un provvedimento emesso successivamente agli illeciti amministrativi contestati e sanzionati con il quale la pubblica amministrazione ha inteso prendere in considerazione le numerose rimostranze degli utenti della strada, anche se sulla fondatezza delle lamentele ci sarebbe modo di argomentare in quanto la cartellonistica stradale indicava da tempo il limite dei 70 chilometri orari». V.MOR.

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