il lutto

Lutto nel mondo dei fumetti: è morto il bresciano Carlo Ambrosini, celebre matita di Dylan Dog

Ambrosini

A soli 69 anni si è spento Carlo Ambrosini, il noto fumettista e disegnatore bresciano, conosciuto e apprezzato in tutta Italia per essere stato la matita di alcuni episodi di Dylan Dog e creatore di Napoleone e di Jan Dix. Ambrosini è morto nella serata di ieri, mercoledì 1 novembre, a Brescia. Era nato nel 1954 ad Azzano Mella. A dare la notizia della sua scomparsa è stata la casa editrice Sergio Bonelli Editore.

«Avremmo fatto una bella coppia, eh?». «Già… Ma sono cose di cui ci si accorge sempre dopo…». Tutta l’intensità, la malinconia, tutte le illusioni e i tutti i ricordi fatti di tanti cristalli di brina custoditi nelle pagine di quel piccolo, grande capolavoro che è «Il lungo addio» - mitologico albo n° 74 di Dylan Dog - riaffiorano inesorabilmente all’inizio di questo fosco novembre 2023: Carlo Ambrosini, fumettista bresciano che di quell’episodio così toccante realizzò i disegni dando un volto onirico-angelico a Marina Kimball, forse il primo vero amore (perduto) di Dylan, se ne è andato l’altra sera a un passo dai settant’anni (li avrebbe compiuti l’anno prossimo).

La sua matita creativa

Oltre a svariate avventure di Dylan Dog e numerosi altri albi e volumi pubblicati da Sergio Bonelli Editore, casa editrice con cui aveva collaborato a lungo: alla sua matita si devono anche personaggi iconici come Napoleone e Jan Dix. Anima gentile e generosa, autore amatissimo, Ambrosini, nato nel 1954 ad Azzano Mella, si era appassionato ai fumetti sin da piccolo: dopo il liceo artistico e l'accademia di Brera, esordì con l'uscita di «Pellerossa», il numero 26 di Ken Parker, pubblicato nel gennaio del 1980. Ambrosini fu tra i primi disegnatori a entrare nello staff di Dylan Dog, con debutto nel numero 15, «Canale 666»; nel corso degli anni comincerà anche a scrivere sceneggiature per l'Indagatore dell'Incubo fino a quando, nel 1997, non verrà assorbito totalmente dalla sua prima creazione personale in casa Bonelli: Napoleone, appunto.

Jan Dix

Un grande successo, fortemente influenzato dalla pittura e da una certa letteratura mitteleuropea. Quasi sulla stessa linea, nel 2008 debutta Jan Dix, «un investigatore, ma non nel senso classico del ruolo», collana di cui vengono pubblicati 14 numeri. Alternando i compiti di scrittore a quelli di disegnatore, Ambrosini continua negli anni a lavorare principalmente su Dylan Dog, disegnando anche il Texone del 2005, una manciata di albi di Le Storie e due recenti volumi della serie da libreria Il Confine.

Ciò che resta della sua creatività

«I fumettisti se ne vanno così, in punta di piedi. Senza clamori, senza riverberi rilevanti. Eppure l'impronta che lasciano è spesso importante»: in tanti, amici e colleghi, lo hanno ricordato in queste ore. Compresa Paola Barbato, scrittrice gardesana, fra gli autori di punta di Dylan Dog: «Tutto il giorno a cercare quella paglietta tra la folla. E quel sorriso. Non dovrebbe succedere a nessuno, soprattutto alle persone felici come te». Un assist per ritrovarsi d'un tratto ancora lì, nel vivo di quell’incontro fatale sulle spiagge di Moonlight, tra i frammenti di un'estate giovanile ormai perduta, riavvolti sul corso lento della memoria... Per una volta non incubi o terrori ma soltanto il dolce fantasma di un lungo addio: «Dire ti amo è una delle cose più spaventose della vita. Altro che i tuoi mostri»

Carlo Ambrosini da Azzano Mella fino a conquistare il cuore di tutti gli italiani

Carlo Ambrosini realizza vari episodi di Ken Parker e Dylan Dog. Debutta nel mondo del fumetto nel 1976, disegnando storie di guerra per la Casa editrice Dardo. Collabora poi con la Ediperiodici e l'Editoriale Corno prima di visualizzare alcuni episodi della "Storia d'Italia a fumetti" e della "Storia di Roma a fumetti" di Enzo Biagi.

Nel 1980 incomincia a disegnare per la Sergio Bonelli Editore: dapprima sette episodi di Ken Parker, fra cui "I ragazzi di Donovan", l'ultimo della serie regolare per l'Editoriale Cepim, poi nel 1987 passa a Dylan Dog, per il quale produce vari episodi. È autore completo con la serie medioevale Nico Macchia, pubblicata su Orient Express nel 1984 e raccolta in volume da Glenat Italia. Dal 1992 disegna Vioeomax, scritto da Graziano Origa e pubblicato su Fumetti d'Italia. Nel 1993 è autore, insieme ad altri, del portfolio l volti segreti di Tex delle Edizioni d'Arte Lo Scarabeo

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