«Dov’è la mamma?». Lo chiedono ogni sera, allo zio Ranjit, i bimbi di Parvinder Ka- ur, la ventiseienne cui il marito ha dato fuoco venerdì scorso nella loro casa a Dello e che si trova ancora ricoverata in gravi condizioni al Centro grandi ustionati di Genova.
IL MAGGIORE ha quattro anni, la più piccola due. Così piccoli, sono messi alla prova da una situazione pesantissima. Intanto che giocano e si rincorrono tra le poltrone della casa di zio Ranjit, ancora non sanno che, tra pochi giorni, il fratellino potrebbe essere interrogato dal pm Alessandra Panico, che ieri ha fatto richiesta di incidente probatorio al gip Lorenzo Benini.
Il più grande dei due figli della coppia avrebbe detto allo zio, la sera della tragedia, che suo papà aveva «bruciato la mamma». Ma i figlioletti di Parvinder non erano gli unici a essere presenti in casa quella sera maledetta. Con loro c’era anche la suocera della 26enne che è stata cosparsa di «diavolina» liquida e poi data alle fiamme. Alcuni vicini hanno riferito che cinque minuti prima che vedessero il marito accanirsi contro la moglie, la madre di lui se ne era andata quasi come se si volesse disinteressare di quanto stava accadendo. Un atteggiamento che aveva abitualmente, sostiene chi abita vicino al condominio della coppia. Ora la suocera è «attenzionata»: abitava da sette mesi con il figlio e la nuora e per questo era al corrente dei trattamenti nei confronti di Parvinder.
La paura del fratello della 26enne è che l’anziana si allontani dall’Italia.
Le condizioni di Parvinder restano stazionarie: i medici la tengono in coma farmacologico, in attesa che migliori. per svegliarla. Perché appena riaprirà i suoi occhi buoni, il pm vorrà sentirla.