Roggia Savarona, il Plis si merita più attenzione

Un tratto del percorso della roggia Savarona

Se si tratterà di una scelta azzeccata oppure no lo diranno solo i risultati; in primo luogo quelli conservazionistici., Nella Bassa c’è infatti stato un passaggio del testimone importante in campo ambientale: per garantire un migliore controllo del territorio, e quindi una più incisiva tutela della fauna e della flora presenti nel Parco locale di interesse sovracomunale (Plis) della roggia Savarona, i Comuni di di Borgo San Giacomo e Quinzano hanno deciso di affidarsi al Parco Oglio Nord., I DUE CONSIGLI comunali e l’ente fluviale hanno approvato la convenzione per la gestione da parte del secondo di alcune attività operative, gestionali e amministrative del Plis della Savarona., In particolare, il Parco Oglio si fa carico della promozione e e della fruizione dell’ambiente della roggia nel rispetto delle proprietà e delle attività antropiche., Ma anche del servizio di vigilanza grazie alle proprie guardie ecologiche volontarie., L’ente maggiore mette poi a disposizione il proprio personale per supportare i Comuni nella gestione del patrimonio arboreo: taglio di alberi, messa a dimora di nuovi esemplari e valorizzazione complessiva delle aree verdi del Plis., Il Parco della Savarona è stato istituito nel 2009 dai due Comuni, e nel novembre dello stesso anno è stato riconosciuto dalla Provincia.

Da Borgo San Giacomo fino alla confluenza della roggia nell’Oglio, copre una superficie di 537,78 ettari e ricade per il 72,15% sul territorio gabianese e per il restante 27,85% su quello quinzanese., Per far fronte agli oneri di gestione del Plis derivanti dalla convenzione i due municipi verseranno all’ente maggiore un contributo annuale di 6.000 euro, per il 60% a carico di Borgo San Giacomo e per il rimanente 40% di Quinzano., La convenzione è valida per un periodo di 5 anni e potrà essere prorogata., I Pgt dei paesi fondatori indicano la valle della Savarona come un’area di valore paesaggistico., In questo territorio del Parco è consentita l’attività agricola e gli interventi di manutenzione e recupero degli edifici, ma anche la sistemazione di percorsi pedonali o ciclistici., DAVVERO A dal punto di vista botanico, l’area ospita anche la nidificazione di uccelli scomparsi dalla pianura disboscata, come il picchio rosso maggiore, il torcicollo e il colombaccio., Ma anche la cannaiola verdognola, l’usignolo di fiume, il gheppio, il falco pellegrino e il cormorano., •

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