Unione con Robecco
Il sindaco è sicuro:
«Sarà vantaggiosa»

Ragioni e «regole contrattuali» delle nozze amministrative coi cremonesi di Robecco sono racchiuse in quattro pagine. Quelle lette lunedì sera in aula dal sindaco di Pontevico, Roberto Bozzoni, per rispondere all’interpellanza sull’operazione presentata da Cesare Scandella della lista «Nuovi Orizzonti».

«La gestione associata dei servizi è una strada obbligata per i comuni fino a 5000 abitanti, ed è il caso di Robecco - ha spiegato Bozzoni -, ma riteniamo sia una scelta virtuosa anche per gli enti locali più grandi come Pontevico, per offrire a cittadini e imprese servizi efficienti senza sprecare risorse».

Le ripercussioni negative della fusione ventilate dalla minoranza? Bozzoni ha sottolineato che «verranno garantiti tutti i servizi oggi in essere a favore della comunità».

Quanto all’iter e ai tempi, «il percorso inizia con la predisposizione dello Statuto dell’unione e dell’atto costitutivo da parte delle giunte dei due comuni - ha aggiunto il primo cittadino -, che verrà sottoposto preliminarmente ai capigruppo e potrà essere presentato ai cittadini in un’assemblea pubblica». Successivamente lo Statuto dovrà essere approvato dai consigli comunali e affisso per 30 giorni all’Albo pretorio. Quindi scatterà la fase organizzativa, che richiederà sicuramente tempi lunghi.

Il sindaco ha anche respinto l’accusa del leader di «Nuovi Orizzonti» di non aver informato il consiglio comunale sull’iter avviato per arrivare all’unione con Robecco: «Il consiglio era consapevole della volontà dell’esecutivo di effettuare il passaggio, e che l’operazione dovesse essere preceduta dalla richiesta di deroga alla Regione».

«La risposta del sindaco mi soddisfa parzialmente - è il commento di Scandella -. A noi interessa soprattutto che i cittadini vengano informati, quindi ben venga l’assemblea pubblica su pro e contro dell’unione. Francamente preferirei che le scelte fossero condivise prima di mettere a punto tutti i passaggi istituzionali». C.REB.

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