Oggi, martedì 17 maggio, nel parcheggio di Medicina, alla fermata della metro "Europa", un mezzo della Croce Bianca offrirà dalle 12 alle 15 test Hiv (virus aids) e Hcv (epatite) rapidi, gratuiti e anonimi. L'iniziativa rientra nella European testing week a cui Brescia partecipa in qualità di membro delle 400 Fast-Track Cities nel mondo. «Si inizia qui per permettere ai giovani maggiorenni di testarsi - spiega la delegata alla sanità del Comune Donatella Albini -. Queste iniziative hanno sempre un grande seguito, anche solo per informarsi». Si continua mercoledì 18 maggio dalle 17 alle 20 a Casa delle associazioni a San Polo e con lo stesso orario giovedì 19 maggio al parco la Rosa Blu in via Milano e venerdì dalle 21 alle 23 una unità mobile percorrerà le zone interessate dalla prostituzione.
L’obiettivo, spiega il direttore degli infettivi dell’ospedale Civile Francesco Castelli, è fare in modo che queste patologie non siano considerate superate: oggi, spiega lo specialista, la scienza ha messo a punto trattamenti molto efficaci, che nel caso dell’Hiv la frenano, nel caso dell’Hcv la guariscono. A dimostrare come entrambe le malattie meritino ancora attenzione sono i numeri: secondo Ats Brescia, in base alle esenzioni nel 2020 le persone con Hiv erano 3.810, ovvero 3,2 ogni mille abitanti, di cui il 71% maschi di età media 53 anni (52 le donne). Dai dati si evince che si ammalano di più i maschi italiani e le donne straniere: degli italiani i maschi sono il 75%, mentre degli stranieri solo il 44%. Colpisce anche la differenza dei valori in base all’area, più alti in città (3,9 su mille), con punte di 4 su mille a Palazzolo e, in generale, in Franciacorta, zona che vede una prevalenza di casi anche per contagi di Hcv:« Non basandoci sulle esenzioni è sicuramente un dato sottostimato – spiega Claudio Sileo, direttore Ats -: nel 2020 si parlava di 7 assistiti ogni mille (meno per gli stranieri, fermi a 4,3 casi per mille), per un totale di 8.462 utenti, che in Franciacorta, soprattutto nella zona di Palazzolo e sconfinando nei comuni che affacciano sull’Oglio nella parte bergamasca, arrivano anche a 9,9 per mille». La ripartizione dei sessi, in questo caso, è sovrapponibile e l’età più avanzata, 59 per i maschi e 67 per le femmine. A fronte di un numero stabile di test tra il 2018 e il 2021, l’andamento dei contagi da HIV c'è, ma abbastanza contenuto: secondo Ats, dal 2003 al 2020 si è passati da 2,2 a 3,2 persone ogni mille, con curva stabile dal 2015 in avanti. Per l'Hcv l’incremento è meno evidente: «Nonostante siano in crescita, i dati vanno letti in chiave positiva perché la longevità è aumentata. Gli ultimi numeri, quindi, comprendono sì le nuove infezioni, ma anche le vecchie che oggi, grazie al calo della mortalità, possono essere contate».
L’ultima iniziativa simile, a Brescia, risale a dicembre, quando si fecero testare 100 persone, più 50 che chiesero informazioni. Obiettivo di questa tornata è arrivare almeno a 300: «Con queste iniziative serve continuità - specifica Camillo Rossi, direttore sanitario degli Spedali Civili -; prevenire è fondamentale e oggi basta farlo con un test rapido». Basta davvero poco: chi salirà sull’unità mobile troverà personale qualificato che testerà l’HIV con un pungi-dito e l’HCV con un test salivare. In entrambi i casi il risultato è immediato. •.