il punto

Crisi idrica: nel Bresciano aumentano le ordinanze e la Loggia sceglie il «decalogo»
>>> Consulta la mappa

La mappa delle ordinanze per l'emergenza idrica

 

Non lavare la macchina; non irrigare prati e giardini (qualche sindaco ha lasciato la facoltà di farlo nelle ore notturne); non riempire piscine o fontane: sono alcuni dei divieti che in questi giorni sono stati inseriti nelle ordinanze che i sindaci bresciani hanno firmato per far fronte alla crisi idrica. E se anche per adesso non si arriva a quello che ha fatto il sindaco di Castenaso (Bologna) Carlo Gubellini che ha imposto ai parrucchieri non più di «un lavaggio oltre al risciacquo finale» («Serve che cambiamo le nostre abitudini in questo momento eccezionale», ha detto il primo cittadino), certamente si vogliono dare indicazioni precise ai propri cittadini affinchè si sprechi il meno possibile. La mappa allegata (clicca qui per consultarla) mostra chiaramente come ormai numerosi comuni si bresciani siano mossi, altri lo faranno da domani in avanti, come Chiari; e anche la città darà le proprie indicazioni.

Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, eviterà in ogni caso di pubblicare un’ordinanza (come hanno fatto alcuni colleghi, che hanno per adesso scelto la raccomandazione); sceglierà la via di un «decalogo», una serie di indicazioni precise e diffuse per invitare tutti gli abitanti del capoluogo a comportamenti responsabili. Perchè, va ricordato, l’impegno contro lo spreco può partire davvero da ogni bresciano, sia in città che in provincia, chiamato a rendersi conto che il momento non è da prendere sotto gamba.

Anche se oggi è attesa la pioggia: gli esperti fanno capire come si attendano nel tardo pomeriggio, e per 2-3, uno scroscio di una certa intensità. Così meteo.it ieri nel tardo pomeriggio: «Quella di martedì sarà una giornata caratterizzata da annuvolamenti con temporali e schiarite: qualche nube sparsa al mattino, temporale e schiarite al pomeriggio, previsti rovesci o temporali alla sera. La temperatura minima sarà di 21 gradi, la massima di 29». Dunque pioggia e un leggero calo delle temperature, ma da domani si tornerà a soffocare come ormai purtroppo ci si è abituati.

Sul tema degli approvvigionamenti idrici e delle soluzioni alternative va intanto registrato l’intervento del vicepresidente della Provincia, Guido Galperti: «In provincia sono circa 100 i bacini idrici che si sono formati nei siti estrattivi di cave, sia attivi - circa la metà - sia, soprattutto, cessati, con un volume disponibile di 30 milioni di metri cubi di acqua. Le norme che regolano gli attingimenti, anche provvisori, comportano tempistiche autorizzative non compatibili con l’emergenza in atto. Per consentirne l’utilizzo, senza oneri e con il consenso delle proprietà, serve una copertura giuridico-amministrativa che solo Regione e Governo possono predisporre in tempi strettissimi. La Provincia, conseguentemente, d’intesa con i sindaci competenti, potrà autorizzare immediatamente l’utilizzo delle risorse idriche contenute nei bacini di cava in questione».•.

Suggerimenti