VIOLENZA

Arrestato per la brutale aggressione in zona piazzale Arnaldo

L'aggressione più grave è avvenuta in vicolo dell'Ortaglia accanto a piazza Arnaldo

Avrebbe brutalmente aggredito due persone la stessa sera, quella del 20 novembre scorso., Un giovane bresciano incensurato - fortemente indiziato dei crimini - è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Brescia, per "lesioni personali aggravate e pluriaggravate".
Vittima dell'episodio più grave di violenza un impiegato trentenne che stava passeggiando in centro: in vicolo dell'Ortaglia aveva incontrato un gruppo di giovani - tutti apparentemente italiani - e ne era nata una discussione per motivi futili., Con molta probabilità si trattava di uno scambio sull'opportunità di lasciare libera la strada., Al passante a un certo punto sembra siano state rivolte frasi offensive in merito al suo accento di origine meridionale.
Il componente del gruppo ora accusato del fatto ha aggredito l'altro al volto, picchiandolo con furia e determinandogli diverse fratture maxillofacciali.

Fratture alla testa per le quali la vittima, che è stata lasciata in un lago di sangue - è stata sottoposta a diversi interventi chirurgici., Sul posto si trovava a passare un'auto della Guardia di Finanza impegnata in servizi legati alla tutela dell'ordine pubblico.
La stessa persona arrestata, che è ai domiciliari e ha circa trent'anni, è ritenuta responsabile di un ulteriore fatto di violenza avvenuto poco prima ai danni di un altro giovane, nella stessa zona della città, con conseguenze meno gravi: avrebbe sferrato un pugno durante un altro litigio., In quel caso le due persone - vittima e aggressore - si conoscevano.
Le indagini presentavano notevoli ostacoli vista l'assenza di altri testimoni e di telecamere nel vicolo del pestaggio., Ma il lavoro di ricostruzione ha portato all'individuazione dell'accusato., Determinanti le indagini che si sono concentrate sullo smarrimento degli occhiali da parte dell'aggressore e su un soprannome che la vittima ha sentito pronunciare.
Emerge dalla ricostruzione che l'aggressore e gli altri appartenenti al gruppo in cui è incappato il trentenne non abbiano precedenti particolari e non provengano da contesti di particolare degrado sociale, almeno in apparenza.
La Mobile ha eseguito un'ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del tribunale di Brescia su richiesta della Procura.
Ulteriori aggiornamenti nelle prossime ore.

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