LE RESTRIZIONI

Da lunedì Brescia torna in «arancione» 16° cambio in 5 mesi

Cambio di zona numero 16: da lunedì Brescia conquista la fascia color arancione. L’ennesima. Dall’introduzione delle aree di rischio, il territorio bresciano non ha mai avuto pace. A partire dal 6 novembre scorso, in soli cinque mesi, ha dovuto subire sedici variazioni di colore. Pochissimi i giorni in giallo, troppi quelli in rosso. A volte anche ingiustificati: dal 16 al 23 gennaio lo stazionamento nella fascia più limitante è stato un errore. Del Governo o della Regione, ancora non è chiaro. Ma Brescia è stata anche il territorio del giallo rafforzato, i primi di gennaio, e dell’arancione rinforzato.

Era il 23 febbraio: i negozi restavano aperti, la circolazione all’interno del Comune di residenza era libera, ma le scuole chiudevano i battenti. Poi, il 15 marzo, con l’aggravarsi della situazione dei contagi e della pressione negli ospedali, il passaggio in zona rossa è stato inevitabile. Dopo quasi un mese di «soft» lockdown, il Bresciano torna a godere di una maggiore libertà commerciale e di movimento. Da lunedì le attività economiche potranno alzare di nuovo la saracinesca: tutti i negozi compresi parrucchieri, barbieri, centri estetici, tatuatori. I mercati rionali potranno occupare nuovamente le piazze e le vie di città e paesi e i centri commerciali attivare le porte scorrevoli. Possibilità limitata ai giorni feriali: durante i festivi sarà concessa l’apertura nei centri commerciali delle sole categorie ritenute essenziali. Mentre lo svolgimento dei mercati sarà limitato ai prodotti alimentari.

Per bar, ristoranti e pubblici esercizi non cambia nulla: delivery e asporto erano, delivery e asporto resteranno. Anche gli orari, sempre gli stessi: dalle 5 alle 22 consentita la vendita per asporto di cibi e bevande a chi ha servizio cucina. Per i bar solo fino alle 18. Illimitata, invece, la consegna a domicilio. Ma, come tutti, potranno godere di un maggiore afflusso di gente grazie alla libertà di circolazione. Ci si potrà spostare senza autocertificazione e senza comprovate necessità o esigenze su tutto il territorio comunale, rispettando il coprifuoco tra le 22 e le 5. Le visite a parenti o amici saranno ammesse una sola volta al giorno a un massimo di due persone (che potranno portare figli under 14 o conviventi senza limiti d’età ma non autosufficienti).

Rimane la possibilità per chi vive in paesi con meno di 5mila abitanti di potersi spostare entro un raggio di 30 km, sconfinando anche in altre Regioni ma non nei capoluoghi di provincia. Ammessa l’attività sportiva all'aperto anche presso le aree attrezzate dei parchi pubblici e sarà anche concesso uscire dal proprio Comune (per esempio in bici o correndo) solo se lo spostamento è funzionale all’attività sportiva. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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