PROCURA

Delitto Borin, chiesto il rinvio a giudizio per il badante

L'abitazione di Urago Mella nella quale viveva Diva Borin

La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Salvatore Spina, il badante di Diva Borin, l'anziana trovata senza vita in casa a marzo 2019 nella sua abitazione di Urago Mella. Il 27 settembre si aprirà l'udienza preliminare.

Diva Borin aveva disposto che alla sua morte andassero al badante 60 mila euro e metà dell'abitazione. Per la Procura si sarebbe trattato dunque di un gesto premeditato, per entrare in possesso dell'eredità. Tra il tardo pomeriggio e la sera del 1° marzo l’anziana sarebbe stata uccisa strangolata con un foulard e soffocata con una forte pressione che le ha chiuso le vie respiratorie. L’assassino le avrebbe fratturato l’osso del collo sorprendendola alle spalle.

 

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