Festa di Liberazione al via domani e questa è già una notizia, in quest’anno in cui feste popolari, sagre, eventi non sono vietati ma sono molto complessi da organizzare: «Una decisione presa non a cuore leggero ma era importante provare a proporre una ripartenza politica attraverso le tematiche della festa, che rappresentano il piano di lavoro politico dei prossimi mesi», specifica Fiorenzo Bertocchi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista ., Così da domani al 2 agosto al parco urbano di Bovezzo ci saranno dibattiti e intrattenimento musicale nei fine settimana (dettagli sulla pagina facebook): «La festa resta un’occasione di socialità e confronto, oltre che un luogo dove è possibile mangiare a prezzi contenuti, sebbene quest’anno si siano rincari tutti i rifornimenti – continua Bertocchi – i temi che affronteremo sono lavoro, precarietà, diritto alla salute, ambiente»., Dalle 19.30 alle 23.30 gastronomia, socialità e cultura, a partire da domani con la presentazione, alle 21, del libro di Isaia Mensi sulla battaglia del Sonclino con l’autore., Da venerdì a domenica, sempre con inizio alle 21, la musica con, venerdì, Capofortuna – Rino Gaetano Tribute (con un nipote del grande cantautore), sabato la canzone popolare di Cattaleo & Bre e domenica Giangilberto Monti & Ottavia Marini in «Maledetti Francesi», un viaggio tra le opere degli chansonnier francesi introdotto da e Jean Luc Stote.
Da lunedì il cuore politico della festa, con i dibattiti (ore 21) : «Lavorare oggi tra precarietà, sfruttamento e insicurezza» (lunedì), «La privatizzazione della sanità lombarda dal 1995 al Covid 19., Una analisi Critica», insieme a Medicina Democratica (martedì); «C’è bisogno di altro: la situazione ambientale a Brescia» (mercoledì), «Genova per noi., A vent'anni dal G8 (giovedì)., Giovedì alle 19 ci sarà la presentazione del libro dedicato a Raniero Panzeri scritto da Paolo Ferrero segretario nazionale del Prc, che sarà anche ospite dell’incontro delle 21., «A Genova fummo l’unico partito politico ad esserci convintamente e massicciamente – conclude Bertocchi – siamo quindi in piena legittimità nella discussione sull’eredità di quel movimento e sulla sua attualità».•.