I dormitori
contro
freddo e gelo

Uno degli ospiti del dormitorio maschile «Comunale»L’emergenza freddo si combatte anche servendo i pasti caldiUna delle camere allestite in via Marchetti per i senza fissa dimoraI volontari di via Marchetti impegnati con il servizio di mensa e dormitorio per i senzatetto FOTOLIVE/Filippo Venezia BATCH

Davide Vitacca Le basse temperature e le minime notturne al di sotto dello zero registrate nella prima settimana di dicembre hanno fatto emergere, assieme al gelo, il disagio e la sofferenza di quanti - si stima più di 300 persone in città, la maggior parte uomini tra i 45 e i 65 anni - sono costretti ogni anno ad affrontare l’inverno privi del conforto di una casa in cui riposare, in balia dell’impietosa e spesso indifferente legge della strada., Il mondo del terzo settore e del volontariato bresciano non si è però fatto trovare impreparato dall’arrivo del clima rigido, ma ha reagito organizzando una macchina dell’accoglienza e della solidarietà capace di mobilitare almeno 600 volontari d’ogni età e provenienza e di predisporre, per la prima volta, un piano d’intervento contro il freddo non più emergenziale bensì strutturale e destinato a durare nel tempo., È questa la direzione intrapresa dall’Associazione Amici del Calabrone, che in convenzione con la Loggia gestisce per il secondo anno consecutivo l'ex centro «Chizzolini» di viale Duca degli Abruzzi 60., Aperta dal 7 novembre scorso, la struttura di proprietà comunale dispone di 25 letti distribuiti in stanze da tre o da quattro posti dotate di servizi igienici e docce, a cui si aggiungono due letti utilizzati in caso di necessità per ospitare soggetti dimessi dagli ospedali o che richiedono particolari attenzioni sanitarie., Gli ospiti vi possono far rientro ogni sera dalle 19.30 alle 20.45 ed oltre al pernottamento hanno diritto ad un pasto serale, preparato e distribuito a turni mensili dai volontari di 24 parrocchie cittadine, e a una colazione servita prima dell’alba., L’accesso è riservato ai possessori di un apposito buono di durata settimanale e rinnovabile che viene assegnato ogni martedì, in base ai bisogni e alla disponibilità, dai centri d’ascolto invianti, ossia il Progetto Strada gestito dalla cooperativa sociale Il Calabrone e dalla Cooperativa di Bessimo (8 posti a disposizione), il centro diurno L’Angolo della cooperativa La Rete (8 posti) e il Centro Migranti della Diocesi (9 posti)., La vigilanza notturna è affidata a volontari adeguatamente formati, incaricati di allertare le forze di polizia o i soccorsi nel caso di verifichino tensioni tra ospiti o malori improvvisi.

IL DORMITORIO maschile comunale di via Marchetti 1 (zona Campo Fiera) ha invece aperto le porte martedì sera, offrendo 20 posti letto (e due di emergenza) sotto la gestione degli Amici del Calabrone garantisce un tempo di permanenza di un mese per assicurare le migliori condizioni psicofisiche volte al recupero e all’auspicabile reinserimento., Prosegue poi la proposta di ricovero che Caritas diocesana ha promosso a partire dall’autunno del 2015 grazie al recupero di un’ala dell’ex seminario vescovile di via della Garzetta, vicino all’ospedale Civile., Già attivo dal 9 ottobre, il Rifugio maschile «E lo avvolse in fasce» accoglie 24 uomini italiani e stranieri in tre stanze da otto posti ciascuna, dando l’opportunità di consumare una cena fredda e di usufruire del servizio di lavanderia., A differenza delle altre due realtà, che dovrebbero chiudere verso la metà di aprile, la struttura di Caritas resterà aperta fino alle prime due settimane di giugno., Discorso a parte infine per il dormitorio maschile San Vincenzo De Paoli di Contrada Sant’Urbano 10, che lungo salita che conduce al castello è punto di riferimento dei senzatetto ed emarginati dal lontano 1899., I 44 posti letto, la cena calda e la colazione mattutina sono assicurati 365 giorni l’anno, Natale, Capodanno e Ferragosto compresi., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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