Fratelli d’Italia ha iniziato ieri un ciclo di incontri con una serie di associazioni di categoria, «rappresentative - come ricordato dal dirigente nazionale Giangiacomo Calovini - di quel mondo imprenditoriale che sta vivendo un periodo difficilissimo a seguito delle misure adottate per contenere la diffusione del virus»., Il faccia a faccia è stato in prima battuta dedicato tra gli altri a panificatori, pasticceri, estetiste, parrucchieri, carrozzieri, auto riparatori e taxisti aderenti all’Associazioni Artigiani, e in secondo momento al comparto bresciano della ristorazione che si riconosce in Arthob., «Ascoltando i titolari di ristoranti, osterie e trattorie è emerso il profondo smarrimento della categoria di fronte alla grande confusione generata e dalla quale questo governo non riesce ad uscire», ha spiegato Gianpietro Maffoni., IL SENATORE e coordinatore provinciale di FdI condivide la richiesta formulata dai suoi interlocutori: «Si dia la possibilità, nelle forme più opportune, di garantire l’apertura dei ristoranti, seppure a fronte di una severa limitazione del numero dei tavoli»., «Da operatore del settore posso assicurare che io e tantissimi miei colleghi abbiamo investito molto denaro per la sicurezza dei nostri clienti e dei nostri dipendenti - ha sottolineato Eugenio Fossati, responsabile dipartimento attività produttive di Fdi Brescia -., Vogliamo riaprire, lavorare e tornare alle nostre vite».
L’onorevole Marco Osnato, a Montecitorio nelle fila di FdI, ha indicato un aspetto a suo parere «politicamente rilevante» della vicenda: «La scarsa consapevolezza da parte del governo nell’imporre limitazioni, stabilite senza una vera base scientifica»., Per questa ragione, ha annunciato, «Fratelli d’Italia si farà carico di intentare un’azione collettiva di risarcimento a favore di ristoratori e categorie affini»., Gli argomenti giuridici a sostegno dell’iniziativa vertono su «chiari profili di incostituzionalità che emergono dalla stesura dei dpcm e dall’aver appurato che mai il Comitato Tecnico Scientifico ha sollecitato la chiusura serale dei ristoranti»., Le adesioni degli operatori vengono raccolte attraverso l’indirizzo di posta elettronica sosristoranti.fdi@gmail.com., Nel frattempo il partito di Giorgia Meloni chiede «l’uscita dalla logica dei codici Ateco», nonché indennizzi per la categoria tarati sul fatturato dichiarato ante pandemia e non sulla base di ristori periodici., •