Clusane d'Iseo

L’eredità di don Pierino negli scritti ora «eterni»

Don Pierino Ferrari: è scomparso dieci anni fa

Da dieci anni manca alla Chiesa bresciana l'operosa intelligenza di don Pierino Ferrari, figura che è stata celebrata oggi a Clusane d'Iseo, il paese in cui nacque e morì., Nato il 13 ottobre 1929, don Pierino Ferrari divenne sacerdote nel 1955, assumendo poi la carica di vicerettore nel seminario diocesano fino al 1960, periodo durante il quale frequentò anche il Pontificio Istituto di Musica sacra a Milano., In seguito fu curato a Calcinato fino al 1975, poi parroco a Berlingo dal 1976 al 1982 e a Clusane dal 1982 al 2004, restando poi a collaborare come presbitero nel paese natale., La sua singolare vicenda umana e sacerdotale si sostanzia soprattutto nelle numerose realtà organizzate da lui avviate e tuttora attive., Noto a tutti come fondatore, nel 1984, della cooperativa per la prevenzione e le cure oncologiche Raphaël (ramificata in ambulatori oncologici a Calcinato, Clusane, Castel Goffredo, Lograto e Lovere) e nel 1991 della Fondazione Laudato sì che gestisce l'omonimo ospedale a Rivoltella, questo religioso ha incarnato nel senso più profondo l'idea di una Chiesa militante al servizio del prossimo, creando anche una miriade di enti di solidarietà a sostegno di minori, disabili e anziani, sotto la forma di comunità di accoglienza a carattere familiare., Tutti biblicamente evocativi i loro nomi, dal Cenacolo che dal 1969 aiuta gli anziani di Berlingo nella casa di riposo Betsabea, alla comunità Mamrè fondata nel 1971 a Clusane e poi articolata in 15 fra case alloggio e vacanza per minori o disabili, alla Fondazione Cremonesi che dal 1988 gestisce a San Zeno una biblioteca oncologica., Compositore e polistrumentista talentuoso, suonava chitarra, pianoforte e diversi fiati, dirigendo persino una banda., Autore esuberante e prolifico di saggi, racconti, poesie, testi teatrali, memorie, amava carteggiare con amici e non, sfoderando una vis polemica non comune ma volta sempre a suscitare l'altruismo negli interlocutori.

Questa mattina a Clusane è stato inaugurato lo sterminato archivio a lui dedicato, a cura della storica Marina Tonelli., A ingresso ridotto causa norme anti Covid, l'evento sarà disponibile in Zoom al link https://us02web.zoom.us/j/81881699576?pwd=OXhTMjhlbUg2MysxUDhPQ1pCWGVnQT09., In serata nella Parrocchiale il vescovo Monsignor Tremolada alle ore 18.30 celebrerà una messa in sua memoria., «Oltre alle testimonianze e alla pubblicistica - racconta Tonelli – Il riordino dell'archivio ha riguardato anche gli scritti autografi di don Pierino, confluiti in un centinaio di agende e in una trentina di faldoni., Dentro ci sono tutti i temi che hanno permeato la sua vita, primo fra tutti la profonda conoscenza e l'amore per la Bibbia., Altro tema fondamentale è l'influsso sulla sua formazione spirituale di madre Giovanna Francesca dello Spirito Santo, fondatrice delle Missionarie Francescane del Verbo Incarnato, a cui dedica pagine di ricordi e di affettuosa gratitudine»., «Don Pierino scriveva a mano i testi delle omelie e delle preghiere dei fedeli della domenica - ricorda Tonelli -, le omelie in memoria di persone amiche e sostenitrici delle sue opere ma anche di uomini e donne la cui vita semplice era stata esemplare, liriche e dediche per battesimi e matrimoni, ma anche opere in dialetto come commedie, racconti e aneddoti che firmava come Pierì dèl Sűpèla e dai quali emerge una divertente rappresentazione dell'umanità che lo circondava»., Di recente la sua figura è stata tratteggiata da Anselmo Palini nel volume «Don Pierino Ferrari, vestito di terra, fasciato di cielo».•.

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